Dichiarato morto per overdose e cremato: 3 mesi dopo si ripresenta per chiedere aiuto Dichiarato morto per overdose e cremato: 3 mesi dopo si ripresenta per chiedere aiuto

Dichiarato morto per overdose e cremato: 3 mesi dopo si ripresenta per chiedere aiuto

Dichiarato morto per overdose e cremato: 3 mesi dopo si ripresenta per chiedere aiuto. Non siamo sul set di un film, ma a Portland, nello Stato dell’Oregon, in Usa. Tyler Chase, 23 anni, era stato dichiarato morto per overdose l’11 settembre scorso da un medico legale. La sua famiglia è stata informata, con tanto di rilascio del certificato di morte e il corpo cremato, conservato in un’urna a casa nella convinzione che si trattasse proprio del loro familiare. Ma tre mesi dopo, il 19 dicembre, l’ufficio del medico ha contattato gli stessi familiari per dire che c’era stato un errore e che Chase era ancora vivo.

La vita da senzatetto lontano dalla famiglia

Come si legge sul Daily Mail, Chase, diventato un senzatetto, non aveva contatti con la sua famiglia da diversi anni e viveva in un programma di recupero a seguito di problemi di abuso di sostanze. L’uomo è rimasto scioccato quando ha scoperto che ufficialmente risultava “morto”, ma così non era. La scoperta è avvenuta quando si è reso conto che gli era stata tolta l’assistenza alimentare.

L’homeless ha detto a Fox 12 Investigates: “Sono andato al DHS (United States Department of Homeland Security, ndr) e mi hanno chiesto di inserire la mia previdenza sociale e tutto il resto e loro ‘va bene, vediamo se possiamo aiutarti a risolvere questo problema’. E poi all’improvviso hanno iniziato a interrogarmi e mi hanno detto: ‘Oh, possiamo vedere la tua carta d’identità?. Quindi gliel’ho data e loro sembravano confusi quanto me. Hanno detto: ‘Qui dice che sei morto'”.

Chi era il vero morto

L’uomo ha spiegato che in realtà un’altra persona deceduta era stata trovata con il suo portafoglio, con dentro la sua carta d’identità temporanea. Questo ha portato gli investigatori a credere che fosse proprio lui. Probabilmente il furto era avvenuto al centro di recupero. Chase ha detto: “Così hanno trovato un mio documento d’identità sbavato e tutto il resto e hanno detto ‘quello è Tyler John Chase’, quindi lo hanno classificato come me. E poi hanno informato la famiglia come da protocollo”.

Le scuse del medico legale

L’ufficio del medico legale si è scusato per l’errore, facendo sapere in una dichiarazione: “Siamo profondamente dispiaciuti che sia avvenuta l’errata identificazione”. Hanno confermato che lo scambio di persona è avvenuto perché la persona deceduta aveva con sé proprio il portafoglio del signor Tyler Chase e la sua patente di guida temporanea ufficiale dell’Oregon.

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