Eutanasia per bambini incurabili, l’Olanda dice sì. Il Consiglio dei Ministri olandese ha deciso di rendere possibile l’eutanasia per i bambini molto malati che hanno esaurito le opzioni di cura. Decisione presa in linea con le proposte pubblicate dal ministro della Salute Ernst Kuipers l’anno scorso.
Kuipers ha detto ai parlamentari che intende estendere e rivedere il protocollo, valido finora solo per i neonati. Ora coprirà anche i bambini di età non superiore ai 12 anni che soffrono in modo insopportabile e per i quali le opzioni di cure palliative non sono sufficienti ad alleviare i sintomi. Secondo il ministero, le linee guida riguarderanno tra i 5 e i 10 bambini all’anno, bambini la cui morte è giudicata “inevitabile”.
Finora, nei Paesi Bassi l’eutanasia era consentita ai bambini malati di più di 12 anni, con il loro consenso e quello dei genitori. Era anche previsto per i bambini di un anno, ovviamente richiesta dal padre e dalla madre. Ma nulla era prescritto per quelli tra uno e dodici anni. Dell’approvazione se ne discuteva dal 2020.
L’eutanasia è stata legalizzata nei Paesi Bassi dal 2002, seguito dopo pochi mesi soltanto dal vicino Belgio. I due Paesi, sono stati i primi al mondo a legalizzare il suicidio assistito, sia pure con controlli molto severi e dopo un lungo procedimento medico e psicologico. Nel 2014 il Belgio è stato il primo Paese a introdurre l’eutanasia per bambini malati in fase terminale. Nel resto d’Europa è possibile avere l’eutanasia attiva in Lussemburgo. In altri paesi sono ammesse altre forse definite di ”eutanasia passiva” o anche ‘‘suicidio assistito” dove è il paziente che agisce direttamente con l’aiuto dei medici per la formulazione dei farmaci, per mettere fine alla propria vita.
In Svizzera la legge consente l’aiuto al suicidio se prestato senza motivi egoistici. Una prestazione garantita anche ai cittadini stranieri (e tra loro molti italiani). In Germania, dal 2015 è ammessa l’eutanasia passiva, a patto che non ci sia dietro “uno scambio commerciale”. Pur non essendoci una legge specifica anche l’eutanasia attiva è ammessa se è chiara la volontà del paziente. In Spagna sono ammessi eutanasia passiva e suicidio assistito, ma non l’eutanasia attiva. In Danimarca sono ammesse solo le direttive anticipate di trattamento. L’eutanasia attiva è vietata in Francia, mentre è parzialmente ammessa quella passiva, in presenza dell’autorizzazione di due medici. In Gran Bretagna è invece possibile l’aiuto al suicidio. E’ perseguita per legge ogni forma di eutanasia. Un giudice può autorizzarla però in casi estremi.
Tra i paesi più severi nel punire qualunque forma di assistenza al suicidio ci sono l’Irlanda, che ha pene fino a 14 anni, la Grecia e la Romania, che le hanno di sette. in Italia infine, l‘eutanasia è illegale. Grazie alla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale è possibile richiedere il suicidio medicalmente assistito, ossia l’aiuto indiretto a morire da parte di un medico.