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Una fidanzata virtuale con l’intelligenza artificiale: ecco chi è Caryn, quanto costa e cosa offre

Una giovane influencer statunitense si ‘clona’ con l’intelligenza artificiale e si propone ai suoi follower con una fidanzata virtuale, con conversazioni dirette con un chatbot, un programma, che simula il suo modo di argomentare. Le conversazioni costano 1 dollaro al minuto. Non è il sequel del film Her – in cui un uomo intraprende una relazione sentimentale col suo sistema operativo – ma una storia vera specchio dei tempi.

L’influencer crea una fidanzata virtuale con l’intelligenza artificiale

L’influencer, come scrive Fortune, si chiama Caryn Marjorie, ha 23 anni e 1,8 milioni di follower su Snapchat, un’app usata dai giovanissimi. Sta usando ChatGpt4, l’ultima versione del popolare software di intelligenza artificiale, per il suo chatbot che si chiama CarynAI.

Secondo la testata, al momento sono almeno 1.000 le persone che hanno usufruito di questo servizio. E’ diventata la “fidanzata perfetta” per un dollaro al minuto. In poco tempo ha guadagnato oltre 70mila dollari. Gli utenti hanno l’impressione di chattare con l’influencer preferita, non via messaggi e testo scritto, bensì tramite messaggi vocali per domande e risposte: la voce e soprattutto la personalità sono quelle di Caryn Marjorie che interagisce con un modello di intelligenza artificiale addestrato per replicare la sua personalità, il carattere e la voce. “CarynAI è il primo passo per curare la solitudine”, scrive la ragazza su Twitter.

La tecnologia

Caryn Marjorie però non ha inventato nulla di nuovo. App Store e Google Play Store sono pieni di applicazioni che offrono partner fatti di pixel con cui cominciare una chat. Anche se al momento l’intelligenza delle macchine è ancora troppo artificiale per simulare gli umani. Sul fatto che c’è chi è disposto a pagare molto per parlare con un avatar, fa sorgere un problema. “Potrebbe compromettere le abilità sociali dei più giovani che finirebbero per preferire le ragazze finte rispetto a quelle vere” dichiara il dott. Robert Brooks, professore all’Università del New South Wales Sydney. Anche se l’obiettivo principale del fondatore della società Forever Voices rimane quello di dare la possibilità a tutti di avere persone vicino che non ci sono più.

 

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