Israele si sta preparando a un attacco diretto dall’Iran nelle prossime ore. In mattinata si era parlato di 24-48 ore e a dirlo era direttamente il Pentagono. Ora sono due le fonti che alla tv americana Cbs parlano di un attacco imminente che dovrebbe avvenire nella giornata di oggi, venerdì 12 aprile. L’attacco dall’Iran potrebbe includere più di 100 droni e decine di missili indirizzati a obiettivi militari che si trovano all’interno del territorio dello stato ebraico. Le notizie sono state riprese anche dai media israeliani. Al tempo stesso, le fonti non hanno escluso che Teheran possa scegliere un’operazione su scala ridotta in modo da evitare una escalation pericolosa.
Nei giorni scorsi, ad essere minacciati erano stati anche gli Stati Uniti. All’inizio di questa settimana, l’Iran ha infatti inviato un messaggio all’amministrazione Biden attraverso diversi Paesi arabi. Se gli Stati Uniti verranno coinvolti nei combattimenti tra Israele e Iran, questo il messaggio, le forze statunitensi nella regione verranno attaccate. A raccontare di questa minaccia inquietante sono stati tre funzionari americani.
Anche se tra Netanyahu e Biden non corre buon sangue, che Israele sia appoggiato dagli Stati Uniti è un dato di fatto. L’ulteriore conferma arriva dal colloquio telefonico avvenuto in mattinata tra il capo del Pentagono Lloyd Austin e il ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant. Gli Usa hanno assicurato che Israele può contare sul loro pieno appoggio anche in caso di attacchi iraniani. Gallant ha avuto anche un secondo colloquio, questa volta con il generale Michael Kurilla, il capo del Comando centrale Usa. Al termine ha dichiarato: “Siamo pronti a difenderci sul territorio e in aria, in stretta cooperazione con i nostri partner. Sappiamo come rispondere. I nostri nemici pensano di poter separare Israele e gli Usa ma è vero il contrario: ci stanno unendo e rafforzando i nostri legami. Stiamo fianco a fianco. Sono certo che il mondo vede il vero volto dell’Iran: l’organismo terroristico che incita attacchi terroristici in tutto il Medio Oriente e finanzia Hamas, Hezbollah e altre forze, e ora minaccia anche lo Stato di Israele”.
Quanto sta accadendo all0ntana le possibilità che si arrivi alla pace. Il tutto mentre crescono i timori che gran parte degli ostaggi israeliani trattenuti a Gaza sia morta e che Hamas non sia per questo in grado di scambiare i 40 rapiti previsti dalla prima fase di un possibile accordo che si fa sempre più difficile al Cairo. E intanto a Gaza si continua a morire. Nella mattinata di oggi è stato colpito un palazzo a Gaza City. Sono 29 le persone che hanno perso la vita.
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