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Georgia si finge George per conquistare una coetanea, talmente miope da non accorgersene nemmeno a letto

Fosse un film, ma siamo ben oltre l’umana soglia immaginativa, potremmo citare Il talento di Mr. Ripley per descrivere il genio manipolatorio, elevato ad arte diabolica, di Georgia Bilham, alias George Parry. 

Georgia si finge George per conquistare una coetanea miope

Siamo in Inghilterra. Georgia ha 21 anni, ora è finita in guai seri, 17 reati sul collo. Amava una ragazza sua coetanea, per fare l’amore con lei si è fatta passare per uomo, approfittando della forte miopia dell’ingenua partner. 

Le due si erano conosciute chattando. Georgia/George faceva un po’ il misterioso, travisando il suo aspetto con felpe e cappucci. Comunque amore fu. E alla fine anche consumato (ma senza consenso, diciamo così, informato, di una delle parti). 

Doveva certo essere, la ragazza ingenua, una specie di talpa. Georgia/George, vis a vis, si premuniva sempre di toglierle gli occhiali. Benché un po’ frustrata da questo ragazzo oltremodo sfuggente (diceva di far parte di una banda di criminali albanesi) che a letto non si spogliava mai, la relazione è proseguita. 

A letto le faceva sempre togliere gli occhiali

La cronaca del Daily Mail non omette le particolari circostanze sessuali in cui le due erano impegnate, penetrazione compresa. Come facesse Georgia/George (peraltro una bionda vistosa e banalmente attraente come donna) a non tradirsi resta un enigma. E la ragazza a non accorgersene un mistero della fede. Però le avvisaglie non è che mancassero.

O gli imprevedibili incidenti di percorso in una recita di vita tanto accurata. Per esempio dopo un banale tamponamento e l’inevitabile arrivo della polizia stradale. Georgia/George all’inizio va nel panico.

Ma, alla fine, riesce a convincere l’innamorata che la patente intestata a Georgia Bilham non era altro che un espediente da criminale, una patente falsa per non farsi rintracciare.

Miope, l’ingenua, era davvero miope e anche sprovveduta. Ma quanto affezionata. Al punto da voler fare le cose per bene e presentare il fidanzato alla madre. Ed è in questa occasione che il sofisticato ordigno simulatorio s’inceppa. 

Perché, a dispetto degli abiti larghi per nascondere le forme, la madre non l’ha bevuta. “Temo che il tuo fidanzato non sia un ragazzo”. George è sprofondata nella triste realtà di Georgia.

Dovrà rispondere di di 17 reati, tra cui violenza sessuale e aggressione mediante penetrazione. All’ingenua ragazza non verrà più in mente di togliersi gli occhiali. Ma è la vittima: lei aveva deciso di concedersi a George, non a Georgia.

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