Un gruppo di estrema sinistra, che si definisce “Vulkangruppe“, ha rivendicato l’attacco incendiario contro la rete elettrica vicino a Berlino, che ha causato lo stop della produzione della fabbrica di Tesla di Grünheide. Lo riporta Dpa. Il nome del gruppo era già emerso in passato, ad esempio in un attacco contro la fornitura elettrica del cantiere di Tesla nel 2021.
Per il gruppo Musk è un “tecnofascista”
Nella loro rivendicazione gli anticapitalisti indicano come obiettivo la “completa distruzione della Gigafactory” e descrivono il pioniere dell’auto elettrica e fondatore di Tesla Elon Musk come un “tecnofascista”. Lo scopo degli eco-terroristi: mettere in ginocchio Tesla e “spegnerla”. È stato acceso un “faro contro il capitale, il patriarcato, il colonialismo e Tesla”, scrivono gli autori del reato nel loro confuso opuscolo, lungo quasi 2.500 parole.
In esso accusano Musk e Tesla di inquinamento ambientale e cattive condizioni di lavoro ed esprimono solidarietà agli occupanti della foresta vicino alla fabbrica Tesla. Una delle accuse è che la casa automobilistica sostiene il totalitarismo tecnologico. “Nessuna Tesla al mondo dovrebbe essere al sicuro dalla nostra rabbia ardente”. Questa è la minaccia di dare fuoco alle auto elettriche dei privati. Nella rivendicazione gli ecoterroristi formulano istruzioni dettagliate per distruggere i cavi dei tralicci elettrici.
Per Elon Musk: “Eco-terroristi più stupidi sulla Terra”
“Questi o sono gli eco-terroristi più stupidi sulla Terra o sono burattini di coloro che non hanno buoni obiettivi ambientali”. Lo ha scritto su X Elon Musk, commentando la notizia del sabotaggio in Germania contro la rete elettrica della sua gigafactory vicino a Berlino. “Interrompere la produzione di veicoli elettrici, piuttosto che di veicoli a combustibile fossile, è estremamente stupido”, ha aggiunto Musk, scrivendo “estremamente stupido” direttamente in tedesco.
Blackout alla Tesla in Germania, indagini per atto doloso
In merito alle ampie interruzioni di corrente nel distretto di Oder-Spree vicino a Berlino, che ha causato lo stop della fabbrica di Tesla di Grünheide, il ministro degli Interni del Brandeburgo Stübgen ha parlato di un “perfido attacco” alle infrastrutture elettriche. Un traliccio è stato incendiato questa mattina. Anche un portavoce della polizia ha confermato che si sospetta un atto doloso. Lo riporta Tagesschau.