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Un capo della Raf: “Il principe Harry fuggì dalla base per evitare i controlli antidroga”

Nel libro scandalo in uscita, la autobiografia del principe Harry, c’è qualcosa che il 38enne non confessa. Ovvero che nel 2011 gli fu permesso di lasciare la sua base di elicotteri Apache per “urgenti affari di palazzo” quando in realtà i militari stavano per essere sottoposti a un test antidroga.

La rivelazione di un capo squadrone della Raf

Secondo quanto riferito, la RAF Wittisham nel Suffolk è stata messa al sicuro da guardie armate nel maggio 2011 prima che a tutti i cadetti, junior e senior, fosse ordinato di fornire campioni di urina. E si legge che il duca di Sussex sia partito con la sua Audi A3 per tornare a Londra, nonostante fosse appena tornato dal matrimonio del fratello, il principe William. L’ex sergente maggiore Mark Wilson, ora 38enne, che era responsabile della disciplina dello squadrone, ha detto al Sun: “Non potevo credere che a Harry fosse stato permesso di andarsene”. Si ritiene che Harry sia stato l’unico militare non testato sulla base. 

Il principe Harry: “A 17 anni ho fatto uso di cocaina”

Nell’autobiografia “The Spare”, Harry ammette soltanto di aver fatto uso di cocaina e erba prima di arruolarsi nell’esercito nel 2005, e di “essersi sballato” con la marijuana dopo il suo primo appuntamento con Meghan.

Sull’uso della cocaina, il principe ammette di averla provata per la prima volta quando aveva 17 anni. “Certo che in quel periodo prendevo cocaina – riporta Sky News citando stralci del libro -. A casa di qualcuno, durante un fine settimana di caccia, mi è stata offerta una striscia, e da allora ne ho consumata ancora un pò”. “Non è stato molto divertente, e non mi ha fatto sentire particolarmente felice come sembrava succedere ad altri – aggiunge il duca di Sussex -, ma mi ha fatto sentire diverso, e quello era il mio obiettivo principale”.

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