Harry e Meghan, come ognun sa e come loro informano e raccontano, ai due ragazzi è toccata la sofferta sorte di una vita di sofferenze. Forzati ad emigrare, di fatto emigrati perché scacciati. Scacciati perché invisi. Invisi perché liberi. A Londra per loro solo umiliazioni e ristrettezze. Ad Harry era toccata l’ingiusta e inusitata tortura di nascere secondo. Secondo dopo il fratello. Da questa ingiustizia Harry non si è mai ripreso, anzi, pardon, a questa ingiustizia degli uomini (e donne) e del Fato Harry non si è mai arreso. E conduce da adulto la sua lotta e ribellione contro il destino infame, reso ancora più infame della perfida famiglia che, essendo lui nato secondo genito, da secondo genito lo ha sempre trattato.
Come ognun vede e comprende, un crimine contro l’umanità o giù di lì. Per non dire di Meghan. Povera ragazza e poi donna, con lei il destino si è accanito facendola sposare con Harry e quindi entrare in una famiglia notoriamente indigente e quindi in un mondo di stenti. Emotivi e materiali. Come Meghan spesso e molto volentieri racconta, l’esperienza di entrare nella famiglia reale britannica equivale, anzi supera l’orrore dei matrimoni forzati e combinati dove alla donna/sposa è riservato il ruolo di domestico schiavo. O giù di lì.
Harry e Meghan. Profughi e raminghi…
Profughi, raminghi, schiavizzati, imbavagliati, ridotti a servitù di complemento, chi mai vorrebbe una vita di sofferenze quale quella malvagiamente imposta ad Harry e Meghan? Non per soldi, non sia mai detto, hanno deciso per amor di verità e giustizia raccontare quanto i parenti, il fratello, il padre, la nuora e un po’ anche la nonna, siano stati e siano cattivi, malvagi, persecutori, infami e anche alquanto razzisti e soprattutto insensibili al dolore di Harry di non essere primo. Pena condivisa da Meghan, anche sua la fatica di vivere del non essere prima. Raccontando raccontando ci hanno fatto accidentalmente (mica era quello l’obiettivo) qualche centinaia di milioni di dollari/euro.
Il che deve aver acuito l’amarezza della loro vita. Come ognun sa i soldi non danno la felicità. Ed Harry e Meghan si riempiono di soldi che non danno la felicità, poverini. Un’esistenza penosa: soldi e ancora soldi e ancora soldi. Non che prima di entrare nel business dell’editoria spettacolo e della fiction show facessero proprio un’esistenza a reddito impiegatizio, ma, insomma, contavano i soldi a decine e non a centinaia di milioni. E questo cambio di passo deve averli ancor più amareggiati: che strazio dover narrare al mondo quanto e dove e come si è stati vittime dell’essere principi e mogli di principi. Imbarcatasi su un “barcone” di dolore e sofferenza, hanno attraversato l’oceano della mala sorte e della mala famiglia e hanno raggiunto, da migranti della vita, l’altro continente. Dove tocca loro una riedizione un po’ particolare, un po’ rivista del dantesco “quanto sa di sale lo pane altrui”.
Quanto sa di sale lo pane altrui…
Non proprio pane, ma di certo condita con le lacrime dell’anima ferita deve essere stata l’altra sera l’insalatina che Harry e Meghan hanno ordinato e consumato. Un ristorantino, guarda caso avevano degli scampi. Li facciamo per due? Solo un’insalatina, sia pur di scampi. La voce in conto dice: insalata 1902 euro. Non specificato se a porzione o per due porzioni. In questo secondo caso sarebbe solo 950 euro a porzione, il minimo per degli scampi in insalata. Ma come potranno davvero Harry e Meghan gustare, avere papille per il cibo quando tutta la loro esistenza ha il sapore del fiele per essere, come ognun sa e vede, la coppia più sfortunata, perseguitata e dolente del pianeta o quasi? Avranno mangiato quell’insalatina da 1902 euro solo e soltanto per darsi, poverini, la forza di continuare a piangere. Per loro, a riprova, della cattiveria del mondo che li predilige come bersagli, neanche lo sconto di due euro: 1902 e non 1900.