I ribelli dello Yemen hanno lanciato un drone suicida contro la nave militare italiana “Caio Duilio”. C’era da aspettarselo l’attacco Houthi nel Mar Rosso al nostro cacciatorpedinieri lancia missili “Caio Duilio”. Sabato 2 marzo Il primo attacco con un drone imbottito di esplosivo. Il vettore è stato intercettato sa 6 km di distanza e la Marina ha prontamente risposto, abbattendolo.
La Difesa in un comunicato parla di un “classico vettore suicida usato dalle milizie Houthi”, il gruppo armato dello Yemen, combattenti della confessione zaydita (branca minoritaria dell’Islam sciita); gruppo sostenuto dall’Iran che bersaglia Israele con una potenza ed una tecnologia ragguardevoli. Sapendolo bene, la nave militare italiana ha neutralizzato il drone in volo in largo anticipo, quasi due minuti. Minaccia sventata “con 7-8 colpi di cannone” (Tajani).
I COMPITI DEL NOSTRO CACCIATORPEDINIERE
Il Caio Duilio è stato inviato nel Mar Rosso per assicurare la difesa delle navi commerciali e per salvaguardare gli interessi nazionali. . Il ministro della Difesa Guido Crosetto è intervenuto per sottolineare “come gli attacchi terroristici degli Houthi sono una grave violazione del diritto internazionale e un attentato alla sicurezza dei traffici marittimi da cui dipende la nostra economia”.
Il Mar Rosso è diventato luogo di tensioni dopo gli eventi scaturiti a seguito della aggressione militare di Israele alla popolazione della Palestina in risposta ai fatti del 7 ottobre. Quello che sta accadendo nei pressi dello stretto di Bab El-Mandeb – di fronte a Gibuti, nel Corno d’Africa – viene chiamata “crisi del Mar Rosso “. Gli Houthi vogliono boicottare il passaggio dello strategico stretto che porta al Canale di Suez, il canale artificiale che collega il Mar Rosso al Mediterraneo.
LA PUNTA DI DIAMANTE DELLA NOSTRA MARINA
Gli uomini del cacciatorpedinieri (197) si aspettano altre minacce. Altri droni suicida. Rinforzata l’allerta. Consapevoli che gli Houthi ci riproveranno. Il drone di sabato è stato probabilmente solo un “assaggio”, un avvertimento, un test per verificare la potenzialità di difesa e i tempi di risposta della nave militare italiana.
Che,in materia, è all’avanguardia. Varata a Riva Trigoso (Genova) nell’ottobre del 2007, è lunga 152 metri e larga una ventina. A bordo 5 cannoni, 6 lanciatori vert. (48 celle), 2 lanciasiluri, apparati di comunicazione tra i più avanzati e un ponte di volo per gli elicotteri che pattugliano il mare.
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