Il cardinale Becciu condannato a 5 anni 6 mesi da giudici laici per truffa e peculato, Vaticano, sentenza storica

Il cardinale Angelo Becciu condannato a 5 anni e 6 mesi da giudici laici per truffa e peculato, sentenza storica in Vaticano, la Santa Sede non puniva un porporato col carcere da 500 anni.

Allora (1557) si trattava di “eresia luterana”; oggi l’accusa è di peculato e truffa aggravata. Cambiano i tempi, non la scure vaticana.

Due anni e mezzo di  processo al termine dei quali il cardinale Becciu è stato riconosciuto colpevole in primo grado di peculato e truffa aggravata.

Condannato a 5 anni e 6 mesi. Si tratta della prima volta di un Cardinale condannato in Vaticano da giudici laici. Un verdetto severo.

Becciu paga un prezzo altissimo per la sua “culpa in vigilando“ su decisioni non sue con un reato oltraggioso, il peculato. Come osserva Felice Manti “l’investimento sul palazzo londinese di 200 milioni di dollari, che la sentenza gli contesta, era stato deciso dai suoi predecessori ma da lui deliberato. Fa ridere che neanche un centesimo dei 125.000 euro a disposizione della Diocesi di Ozieri versati dalla Segreteria di Stato, sia finito in tasca al fratello di mons. Becciu, Antonino”.

Una cifra gestita attraverso la sedicente agente di intelligence Cecilia Marogna,a sua volta accusata di aver utilizzato i 565.000 euro messi a sua disposizione per spese personali anziché per quello scopo (è stata condannata a 3 anni e 9 mesi ). Al Porporato anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, 8.000 euro di multa e ingenti somme da risarcire anche alle parti civili.

L’IMPUTATO FARÀ APPELLO
Angelo Becciu ha già annunciato di voler ricorrere in appello per ribadire la sua innocenza; ha sempre sostenuto di essere stato truffato dalle persone a cui si era affidato.

La sentenza letta venerdì dal presidente del tribunale Vaticano, Giuseppe Pignatone, entra nella storia.

Perché è la prima volta, in epoca moderna, in cui un Cardinale è stato giudicato da un tribunale composto da laici e non da altri Cardinali, secondo quel “Motu Proprio“ (una decisione presa di propria iniziativa) del 30 aprile 2021 di Francesco per il quale era stato stabilito che anche Cardinali e Vescovi potessero essere processati dal Tribunale Ordinario.

Va poi aggiunto che il processo Becciu è stato di gran lunga più complesso per il sistema giudiziario del Vaticano in tempi recenti.

Il giudizio sulla gestione dei fondi della Segreteria di Stato (in cui Becciu è stato Sostituto dal 2011 al 2018 ) e la compravendita del palazzo di Londra, era iniziato il 27 luglio 2021. In tutto le udienze sono state 86 e 69 i testimoni. Coinvolte 10 persone e 4 società accusate in totale di 49 capi d’accusa.

Al centro del processo in particolare la compravendita di un immobile londinese a Sloane Avenue pagato dal Vaticano 230 milioni di sterline, quasi il doppio del valore reale. Ad aggravare la posizione di Becciu la vicenda opaca riguardante la “super consulente” Marogna cui il Cardinale ha fatto accreditare una ingente somma per non meglio precisate “missioni diplomatiche” in Africa.

ALTRI PORPORATI NELLA BUFERA
Due in particolare, entrambi statunitensi: Raymond Burke , 75 anni e Theodore Mc Carrick 93. Il primo, alfiere dei tradizionalisti, è da tempo ai ferri corti con Bergoglio che gli ha tolto anche lo stipendio e il comodato gratuito per la casa.

Il secondo è stato travolto dalle accuse di molestie sessuali che lo hanno costretto a dimettersi da Cardinale; poi l’ex Sant’Uffizio lo ha ridotto allo stato laicale.

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Marco Benedetto