Seconda tappa della missione di pace voluta da Papa Francesco per la risoluzione della guerra in Ucraina. Dopo Kiev, il cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Cei (Conferenza Episcopale Italiana), si appresta a raggiungere Mosca. Lo comunica la Santa Sede in una nota.
Il cardinale sarà in visita in Russia nei giorni 28 e 29 giugno 2023, accompagnato da un Officiale della Segreteria di Stato, quale Inviato di Papa Francesco. “Scopo principale dell’iniziativa – si legge nella nota – è incoraggiare gesti di umanità, che possano contribuire a favorire una soluzione alla tragica situazione attuale e trovare vie per raggiungere una giusta pace”.
Missione vaticana, 3 settimane fa Zuppi a Kiev
Sono trascorse solo tre settimane dalla missione del card. Zuppi del 5 e 6 giugno a Kiev e già è maturata anche la seconda tappa della sua “missione di pace” come inviato del Pontefice nella capitale russa. Al momento non è ancora dato sapere chi incontrerà il presidente della Cei a Mosca, in particolare sul piano governativo, ma nei giorni scorsi Zuppi aveva espresso la speranza di vedere, tra gli altri, il patriarca ortodosso Kirill.
Comunque la missione di “diplomazia umanitaria” promossa dal Pontefice non viene rallentata dagli ultimi sommovimenti in Russia, tutt’altro. Tre settimane fa a Kiev, il card. Zuppi aveva avuto un incontro al massimo livello politico, col presidente Volodymyr Zelensky e i suoi più stretti collaboratori, la vicepremier Iryna Vereshuck, i referenti dell’esecutivo per i problemi umanitari, il commissario parlamentare ucraino per i diritti umani, Dmytro Lubinets.
Obiettivo: ascolto e incoraggiamento a gesti di umanità
“I risultati di tali colloqui – aveva fatto sapere la Santa Sede al termine della missione – come quelli con i Rappresentanti religiosi, nonché l’esperienza diretta dell’atroce sofferenza del popolo ucraino a causa della guerra in corso, verranno portati all’attenzione del Santo Padre e saranno senz’altro utili per valutare i passi da continuare a compiere sia a livello umanitario che nella ricerca di percorsi per una pace giusta e duratura”.
Anche a Mosca, l’obiettivo della missione in questa fase è soprattutto quello dell'”ascolto” e dell’incoraggiamento di “gesti di umanità”. Dopo i giorni difficili appena passati in Russia con la ribellione della Brigata Wagner, resta aperto lo spazio per negoziati “umanitari”, in particolare per la questione – sollecitata con forza da Kiev – del possibile ritorno in patria dei bambini ucraini deportati in Russia: accusa che è costata tra l’altro a Vladimir Putin l’incriminazione per “crimini di guerra” dalla Corte internazionale dell’Aja.
La Cei invita ad accompagnare la missione con la preghiera
“Rinnoviamo l’invito alle comunità ecclesiali e, in particolare, ai monasteri presenti sul territorio nazionale ad accompagnare con la preghiera la visita a Mosca che il Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, compirà quale Inviato di Papa Francesco nei giorni 28 e 29 giugno”. Lo afferma una dichiarazione di mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della CEI.
“Auspichiamo che questa nuova iniziativa possa contribuire al raggiungimento di una giusta pace – aggiunge mons. Baturi – Con le parole del Santo Padre ci rivolgiamo alla Vergine Maria: ‘Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità. Regina della pace, ottieni al mondo la pace’ (Atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, 25 marzo 2022)”.