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Il fantasma di Alcatraz ha terrorizzato gli youtuber, soli di notte nella prigione abbandonata

Il fantasma di Alcatraz ha terrorizzato gli youtuber, recatisi da soli di notte per dare la caccia ai fantasmi nella famigerata prigione abbandonata.

I risultati sono stati assolutamente terrificanti. Shane Madej e Ryan Bergara, conduttori del programma “Ghost Files” (Dossier del fantasma) della Watcher Production, hanno visitato di notte la famigerata prigione di Alcatraz per effettuare ricerche sull’attività paranormale ed indagare sulla presenza di fantasmi di cui si parla da tempo.

I due YouTubers si definiscono uno, Madej, scettico nei confronti del soprannaturale, l’altro, Bergara, credente.

Alcatraz è un’isola dell’Oceano Pacifico al largo della costa di San Francisco che ospitò dal 1934 al 1963 un penitenziario federale famoso per essere il luogo di detenzione di alcuni tra i criminali più pericolosi degli USA in regime di massima sicurezza. Da quel carcere era quasi impossibile evadere data la sua posizione geografica. Infatti è un susseguirsi di ripide scogliere e è circondata dalle forti correnti di acqua gelida dell’Oceano.

Nonostante la prigione sia stata chiusa 60 anni fa, ha continuato ad attirare nel tempo milioni di visitatori incuriositi dalla sua leggenda spettrale.

I due conduttori, in un video della durata di 40 minuti, mostrano i luoghi bui della prigione evocando i fantasmi, che si dice la infestino, a manifestarsi, soprattutto nelle docce dove due detenuti furono uccisi, e un mormorio inquietante sembra riempire quegli spazi.

Riprendendo quegli spazi bui, i due YouTubers ne raccontano la storia, li descrivono ed affermano che durante quelle riprese a ciascuno sia successo qualcosa di paranormale come urla di quelli che loro definiscono fantasmi.

Al termine del video chiariscono come esso sia una rappresentazione del loro lavoro di investigatori ma che ogni conclusione sulla veridicità delle voci e dei lamenti spetta a chi lo vedrà.

Su YouTube i commenti, ovviamente, sono diversi tra loro perché si rifanno alle sensibilità individuali ma in ogni caso il lavoro è stato apprezzato.

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