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Incendio ha ucciso 76 persone a Johannesburg, doveva servire a coprire un omicidio

Incendio ha ucciso 76 persone a Johannesburg, doveva servire a coprire un omicidio.

Nel corso di un’inchiesta sulle cause che hanno provocato uno spaventoso incendio di un condominio a Johannesburg, un uomo di 29 anni ha confessato di essere lui l’autore del crimine commesso per nascondere un omicidio.

I morti sono stati 76 di cui almeno 12 erano bambini e si pensa che il più piccolo avesse solo 18 mesi; almeno 88 i feriti.

L’uomo, la cui identità non è stata resa nota, è stato arrestato dalla polizia dopo la confessione avvenuta mentre stava testimoniando nell’inchiesta in corso. Ha specificato di aver strangolato un uomo nel seminterrato e di aver dato fuoco all’edificio per nascondere ogni traccia del suo delitto.

La polizia in un comunicato ha dichiarato che l’omicida ha oggi 76 capi d’accusa per omicidio e 120 per tentato omicidio e incendio doloso.

L’identificazione dei morti si è rivelata subito difficile. Si ritiene infatti che molti fossero cittadini stranieri e forse si trovavano in Sudafrica illegalmente.

Le organizzazioni non governative sono intervenute in aiuto dei sopravvissuti, mentre i leader religiosi hanno tenuto delle funzioni di preghiera fuori dall’edificio bruciato.

Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha dichiarato di ritenere che la tragedia sia stata in parte causata anche da criminali che hanno preso possesso dell’edificio facendo pagare le persone che vi abitavano. Si pensa che ospitasse circa 200 famiglie.

Come era prevedibile il dibattito politico sulla gestione degli edifici sequestrati ha alimentato una serie di accuse.

Herman Mashaba, ex sindaco di Johannesburg e ora leader di un partito di opposizione, ha criticato il governo all’indomani della strage sottolineando come il degrado della città sia qualcosa che non è successa da un giorno all’altro ma che si sia è verificato nel corso degli ultimi 25 anni.

 

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