Iran, condannato a morte un rapper per i disordini del 2022-23 dopo la morte in carcere di Mahsa Amini

L’Iran ha condannato a morte un rapper molto noto, Toomaj Salehi, per i disordini del 2022-23. Ne dà notizia la Reuters in un dispaccio da Dubai.

Un tribunale rivoluzionario iraniano, scrive l’agenzia, ha condannato a morte il noto rapper iraniano Toomaj Salehi per accuse legate ai disordini iraniani del 2022-23, ha detto il suo avvocato al quotidiano iraniano Sharq. Salehi nelle sue canzoni ha sostenuto mesi di proteste in Iran nel 2022 innescate dalla morte durante la custodia di polizia di Mahsa Amini, una donna curda iraniana di 22 anni arrestata per aver presumibilmente indossato un hijab “improprio”.

Salehi è stato inizialmente arrestato nell’ottobre 2022 dopo aver rilasciato dichiarazioni pubbliche a sostegno delle proteste a livello nazionale.
È stato condannato nel 2023 a sei anni e tre mesi di prigione, e ha evitato la condanna a morte grazie a una sentenza della Corte Suprema.”La prima sezione del Tribunale rivoluzionario di (la città centrale di) Isfahan, con una mossa senza precedenti, non ha applicato la sentenza della Corte Suprema… e ha condannato Salehi alla punizione più dura”, ha detto a Sharq il suo avvocato Amir Raisian.La magistratura iraniana non ha ancora confermato la sentenza. Salehi ha 20 giorni per impugnare la sentenza.
“Faremo sicuramente appello contro questo verdetto”, ha detto il suo avvocato.L’Ufficio dell’inviato speciale degli Stati Uniti per l’Iran ha deplorato la sentenza, definendola in un comunicato pubblicato su X un esempio “del brutale abuso del regime nei confronti dei propri cittadini, del disprezzo per i diritti umani e della paura del cambiamento democratico ricercato dal popolo iraniano. “

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Marco Benedetto