Iran, lezione di coraggio dalle donne, la sfida al regime degli ayatollah non si ferma: già 500 i morti

Iran, lezione di coraggio da Teheran: la sfida al regime va avanti. Il prezzo è alto e provvisorio: 500 morti in 100 giorni. E carceri piene, la sezione “condannati a morte“ sempre occupata.

Attualmente sono 26 i morituri  Le donne iraniane (oppresse, umiliate, violentate) non temono di mettere in gioco la propria vita per la libertà. Ne sono già state uccise 34.  Anche l’Islam fanatico non molla. I fratacchioni-ayatollah difendono il loro potere teocratico con nuovi arresti e fermi. Il presidente Raisi ha avvisato:”Le manifestazioni ci disturbano. Nessuna pietà“. Ci si aspettano giorni bui.

MA LE DONNE NON TORNANO INDIETRO

Garantisce  per tutte la scrittrice Nava Ebrahimi, autrice del romanzo “Sedici parole” (Keller Editore); un viaggio magico e poetico nel suo Iran, paese di donne forti, di uomini e sogni, di sconfitte e speranze. Dice:”La società iraniana cambia velocemente perché la popolazione è giovane, molti hanno meno di 30 anni ed hanno un buon livello di istruzione, sia gli uomini che le donne.

Amano essere connessi col mondo, usano internet e ogni opportunità tecnologica. I giovani sono aperti di mente e attratti da tutto ciò che è proibito, ad esempio i film di Hollywood, e sono velocissimi nell’ottenerli.  C’è differenza tra vita pubblica e privata. Nella vita privata la religione non gioca un ruolo importante. Gli iraniani vivono una specie di doppia vita. E ora anche loro vogliono una vita pubblica che assomigli alla loro visione del mondo “.

TUTTI INSIEME CONTRO IL REGIME

Un fronte comune peraltro in espansione. C’è di tutto: uomini, donne, curdi e beluchi, persone di religione diversa, studenti, sportivi. L’ultima di cui si ha notizia certa riguarda la giovane regina degli scacchi Sara Khadim, 25 anni, che ai Mondiali in Kazakistan ha gareggiato provocatoriamente senza velo. Idem ha fatto la scalatrice Elnaz Rekabi ai campionati asiatici di Seul. Ma la repressione continua, è diventati ancor più brutale. Preso di mira anche la star del calcio Ali Daei.

CONVOCATO L’AMBASCIATORE DELL’ IRAN A ROMA

L’Italia si muove. Il ministro degli Esteri Tajani ha convocato l’ambasciatore iraniano Mohammad Reza Sabouri. Quello che sta succedendo in Iran è  giudicato dalla Farnesina “inaccettabile”. Così come inaccettabili le ripetute minacce nucleari.

Published by
Marco Benedetto