Israele, nella notte altre bombe su Gaza: decine di morti. Al confine 300mila soldati

Continua a suon di razzi e bombe la risposta di Israele dopo l’attacco subito da Hamas sabato scorso: un edificio a Sderot, nei pressi del confine con Gaza, è stato colpito dai razzi lanciati dalla Striscia che sono ripresi nel sud di Israele. L’esercito israeliano afferma poi che circa 300.000 soldati sono attualmente di stanza vicino alla Striscia di Gaza per la guerra contro Hamas.

“Quello che stiamo facendo in queste zone vicine alla Striscia è che abbiamo inviato e schierato la nostra fanteria, i nostri soldati corazzati, il nostro corpo di artiglieria e molti altri soldati delle riserve: 300.000 in tutto”, ha spiegato oggi in un video pubblicato su X il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Jonathan Conricus. “E questo per garantire che Hamas, alla fine di questa guerra non avrà alcuna capacità militare con cui minacciare o uccidere i civili israeliani”, ha aggiunto il tenente colonnello dell’Idf.

Israele e Hamas, i 1200 morti di sabato

In un ultimo aggiornamento, l’esercito israeliano ha confermato oggi il bilancio di 1.200 morti e oltre 2.700 feriti per l’attacco condotto sabato scorso da Hamas nello Stato ebraico. Le vittime sono “in maggioranza civili”, spiega il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), il tenente colonnello Jonathan Conricus, in un video pubblicato su X. L’aumento nel numero delle vittime “non è dovuto al fatto che ci siano combattimenti in corso” ma piuttosto perché “ora che il tempo è passato stiamo scoprendo corpi di israeliani morti nelle varie comunità in cui Hamas si è infiltrato e dove hanno condotto i loro massacri”, specifica Conricus.

Conquistare terreno

L’ampiezza dell’attacco lanciato sabato da Hamas ”dimostra che essi non progettavano un attentato seguito da un ritiro, ma volevano conquistare terreno. L’attività della nostra aviazione ci ha restituito il controllo della situazione”. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari, precisando: ”Finora abbiamo contato 1.000 cadaveri di terroristi e centinaia di altri sono rimasti lungo la barriera di separazione”.

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Alessandro Avico