Un guru cinese delle criptovalute, Justin sun, ha speso 6,2 milioni di dollari per una banana attaccata a un muro. Madeline Fitzgerald. L’installazione, posta esattamente a 160 centimetri dal pavimento, è stata venduta per 6,2 milioni di dollari a un’asta di Sotheby’s questa settimana, nell’ultima iterazione di una saga che ha catturato per la prima volta il mondo dell’arte nel 2019, scrive Madeline Fitzgerald su Quarz.
La banana di Cattelan era stata messa all’asta da Sotheby’ per un milione. Sei minuti è durata l’asta, l’offerta più alta l’ha piazzata Sun, che ha seguito le operazioni da Hong Kong,
Cattelan, italiano, scrive Madeline Fitzgerald, è noto per le sue opere d’arte satiriche e ironiche. Tra i suoi pezzi più famosi ci sono un water in oro massiccio, completamente funzionante, intitolato “America” e “La Nona Ora”, una scultura di un papa steso a terra dopo essere stato colpito da un meteorite.
La banana al re delle criptovalute
Il guru cinese delle criptovalute Justin Sun ha annunciato di aver acquistato “Comedian” in un post di mercoledì sera su X. Sun pagherà presumibilmente i 6,2 milioni di dollari a Sotheby’s utilizzando la criptovaluta.
“Non è solo un’opera d’arte; rappresenta un fenomeno culturale che unisce il mondo dell’arte, dei meme e della comunità delle criptovalute. Credo che questo pezzo ispirerà più riflessioni e discussioni in futuro e diventerà parte della storia”, ha scritto Sun su X.
“Nei prossimi giorni, mangerò personalmente la banana come parte di questa esperienza artistica unica, onorando il suo posto sia nella storia dell’arte che nella cultura popolare. Restate sintonizzati!”
Prima della vendita, Sotheby’s ha esposto “Comedian” nelle sue sedi in città tra cui Dubai e Tokyo. La casa d’aste ha anche distribuito gadget a tema banana, tra cui magliette e adesivi, secondo il Wall Street Journal.
Sotheby’s ha persino pianificato la possibilità che qualcuno tentasse di mangiare la banana prima della vendita: Cattelan istruisce le persone che possiedono o espongono “Comedian” a tenere a portata di mano una scorta di banane e nastro adesivo, in modo che l’opera rimanga fresca. “Dibattuta appassionatamente, venerata in modo rapsodico e fortemente contestata, e mangiata non solo una, ma due volte, l’opera ha fatto notizia in tutto il mondo, diventando l’opera d’arte più chiacchierata del secolo”, si legge in una dichiarazione ufficiale di Sotheby’s. “Evocando e promuovendo le strategie dei suoi predecessori con arguzia sarcastica e sovversiva, Cattelan, nel suo più grande colpo fino ad oggi, ha spinto da solo il mondo a riconsiderare il modo in cui definiamo l’arte e il valore che cerchiamo in essa. Potremmo essere a conoscenza della battuta di Cattelan, ma Comedian è tutt’altro”.
Una passione per l’arte
Justin Sun per l’arte ha una discreta passione, scrive Gianluca Modolo su Repubblica. In questi anni alle aste si è aggiudicato un Giacometti (“Le Nez”, 74,8 milioni di dollari), un Picasso (“Femme nue couchée au collier”, 20 milioni di dollari) e un Warhol (“Three Self Portraits”, 2 milioni).
Enfant prodige nel mondo del cripto, il 34enne Sun nasce a Xining, nella provincia cinese del Qinghai. Studia alla prestigiosa Peking University. Nel 2014 fonda Tron, piattaforma basata su blockchain, e tre anni dopo lancia la moneta Trx. Prima di lanciarsi nelle criptovalute, Sun aveva co-fondato Peiwo, una popolare app simile a Snapchat per la Cina con milioni di utenti.
In un’inchiesta pubblicata nel 2022 dal sito tecnologico The Verge, si legge che Sun, “più audace della sua reputazione, ha un approccio ancora più rischioso alle normative finanziarie statunitensi e cinesi e spesso cerca di eluderle”. Nel settembre 2017 la sua società Tron ha tenuto un’offerta iniziale di monete (Ico) per il token Trx, pochi giorni prima che il governo cinese vietasse le Ico. Secondo The Verge, Sun era a conoscenza dell’imminente divieto ma ha spinto affinché la vendita avvenisse ugualmente. Poco dopo, Sun ha lasciato la Cina per gli Stati Uniti.
Nel 2018, continuava il sito, Sun investe “in segreto a Malta. All’epoca, Malta era famosa per la vendita della cittadinanza a individui facoltosi di tutto il mondo per circa 1 milione di dollari, a condizione che stabilissero la loro residenza sull’isola. Si presume che Sun abbia spinto un suo dipendente a presentare domande per aprire otto conti bancari in quel Paese: cercava di pagare meno tasse possibili”.
In una dichiarazione in tribunale “ha affermato di essere anche cittadino delle isole caraibiche Saint Kitts e Nevis”. Ai Caraibi, come molti altri imprenditori del cripto, Sun ci finisce: nominato nel 2021 ambasciatore di Grenada e rappresentante del piccolo Stato all’Organizzazione mondiale del commercio.
L’anno scorso la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti ha intentato una causa contro Sun e le sue società per presunta frode finanziaria, sostenendo che “hanno manipolato il prezzo dei token di Tron e hanno cospirato per distribuire miliardi di criptovalute gonfiando artificialmente i volumi degli scambi per attirare gli investitori”.
Infine, un mese fa, Sun è stato “eletto” primo ministro di Liberland: micronazione libertaria, con la velleità di diventare un cripto-Stato, fondata nel 2015 dall’ex politico ceco Vit Jedlicka. Situata sulla sponda occidentale del fiume Danubio tra Croazia e Serbia, non riconosciuta dalle Nazioni Unite, Liberland si estende per soli 7 chilometri quadrati. Ovviamente, avverte Modolo, a Liberland non si pagano le tasse.