Il Servizio di sicurezza civile dell’Ucraina (Sbu) ha confermato per la prima volta la responsabilità degli attacchi dello scorso ottobre e del mese scorso al ponte di Crimea. La Cnn ha ottenuto in esclusiva dalla Sbu i video dell’attentato di luglio in cui si vede un primo drone, imbottito con 850 kg di esplosivo, avvicinarsi al pilone colpito e un secondo drone che si dirige verso il lato ferroviario del ponte. Il capo dell’Sbu, Vasyl Maliuk, ha detto alla Cnn che l’attacco di luglio è stato realizzato con droni marini sperimentali (i ‘Sea Baby’) e che ne seguiranno altri. Maliuk non fornito dettagli sull’attacco dell’8 ottobre 2022.
L’attacco del 17 luglio ha causato danni alle corsie stradali del ponte e, secondo funzionari russi, ha ucciso due civili.
Maliuk ha dichiarato alla Cnn che i ”Sea Baby” sono il risultato di mesi di sviluppo iniziato subito dopo l’invasione del Paese il 24 febbraio 2022. “I droni di superficie sono un’invenzione unica del Servizio di sicurezza ucraino”, ha affermato. “Nessuna società privata è coinvolta. Con questi droni abbiamo recentemente colpito con successo il ponte di Crimea, la grande nave d’assalto Olengorskiy Gornyak e la petroliera Sig”, ha aggiunto.
Il riferimento è alla petroliera Sig colpita nel Mar Nero, che secondo i funzionari ucraini trasportava carburante per l’esercito russo. L’attacco alla Olengorskiy Gornyak, commenta la Cnn, ha dimostrato un raggio d’azione più ampio per l’esercito ucraino, colpendo un’imbarcazione con forse 100 persone a bordo, nel porto navale russo di Novorossisk, sulla costa orientale del Mar Nero.
L’attacco di luglio al ponte di Crimea è stato ripreso – come si vede nel video fornito all’emittente Usa – dall’interno dell’imbarcazione senza pilota, oltre che dall’esterno attraverso le telecamere a circuito chiuso installate sul ponte stesso. Fonti dell’Sbu, infatti, hanno anche fornito alla Cnn due video a circuito chiuso che mostrano il momento dell’impatto del drone marino sulla sezione stradale del ponte, e poi l’esplosione di un secondo drone che colpisce dalla direzione opposta la sezione ferroviaria della struttura circa cinque minuti dopo.
Finora Kiev aveva tenuto un basso profilo sugli attacchi al ponte di Crimea (o ponte di Kerch), confermando il proprio coinvolgimento attraverso dichiarazioni anonime e vaghi riferimenti a “oggetti galleggianti non identificati”, scrive la Cnn sottolineando che la rivendicazione della responsabilità da parte di Maliuk segna un tentativo “insolitamente diretto” di allertare Mosca sulla minaccia che questi nuovi droni rappresentano. “Stiamo lavorando a una serie di nuove interessanti operazioni, anche nelle acque del Mar Nero. Vi assicuro che sarà emozionante, soprattutto per i nostri nemici”, ha dichiarato Maliuk. Il capo dell’Sbu ha anche rivendicato la responsabilità del primo attacco ucraino al ponte, l’8 ottobre scorso, ma ha rifiutato di fornire dettagli al riguardo.
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