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Luise, il mostro nel bosco erano due ragazzine. Pugnalata a morte per ripicca

Luise aveva 12 anni, la sua breve vita è finita in un bosco. Luise che aveva 12 anni trovata cadavere in un bosco aveva fatto subito pensare e subito cercare il “mostro”, qualcuno capace di pugnalare a morte Luise poco più che una bambina dopo averle forse usato violenza. Ma il mostro erano due ragazzine, due coetanee di Luise che l’hanno ammazzata per punirla. Punirla probabilmente di una presa i giro che le due ragazzine assassine (hanno confessato) hanno ritenuto intollerabile. Ancora: con tutta probabilità le coltellate non sono state l’esito criminale ma convulso di una lite ma la conclusione programmata di una sorta di trappola tesa a Luise.

Che si fa con le ragazzine assassine?

La gente di Coblenza (la città tedesca in prossimità della quale la terribile vicenda si è svolta) oltre alla pena di dover prendere atto che ad uccidere sono state due bambine-ragazzine, oltre alla dolorosa constatazione che il “mostro” erano due ragazzine-bambine, ha ora un problema. Legale, etico, sociale. Che fare con le ragazzine assassine, che sorte e futuro per le due omicide minorenni? Punirle? Ma come? Per legge non sembrano imputabili. Perdonarle? Ma come? Il delitto è stato feroce e la vita stroncata di Luise reclama almeno un senso, una bava di giustizia. Quale percorso potrà mai essere “giusto” per le due assassine di 12 e 13 anni di età? Quale istituto o disciplina medico-sociale potranno mai essere adeguati all’impossibile compito di comminare una pena, una sanzione che non disperda nel vento dell’oblio la stessa morte, lo stesso strazio di Luise e al tempo stesso non marchi col segno dell’infamia la vita delle due ragazzine omicide?

Come non mandarle libere come non meritano nella loro di vita e come nulla fosse aver ucciso? E come non infliggere loro una galera che i loro pochi anni di età non sarebbero in grado di capire prima ancora che sopportare? E alla gente di Coblenza il peso, il dolore, lo smarrimento, l’insicurezza profonda. Se due ragazzine progettano di punire una ragazzina, per farlo pensano al coltello, a coltellate uccidono, se questo è allora quale mai potrà essere la sicurezza, quale mai sicurezza ci potrà essere nelle case, nelle famiglie, nella scuole, nella vita di ciascuno? Sarebbe stato meglio, molto meglio un mostro, un mostro in quel bosco.

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