Femministe indignate in Francia per le parole in difesa di Gérard Depardieu pronunciate in tv dal presidente Emmanuel Macron.
Macron difende Gerard Depardieu
Le dichiarazioni del presidente ”non sono soltanto scandalose, ma un pericoloso segnale, indicano di continuare a non credere nelle vittime, a calpestare la loro parole in totale impunità”, protesta all’agenzia France Presse, Maëlle Noir, coordinatrice nazionale del collettivo ‘Nous toutes’, deplorando una ”estrema violenza. Un enorme passo indietro. Tra noi e il capo dello Stato, non c’è più un fossato, c’è un baratro”.
“C’è una cosa in cui non mi vedrete mai, quelle sono le cacce all’uomo. Le odio”, aveva risposto il capo dello Stato alla televisione France5, dopo l’annuncio del ministro della Cultura Rima Abdul Malak che sarebbe stata avviata una “procedura disciplinare” dalla Gran Cancelleria della Legione d’Onore nei confronti dell’attore, preso di mira da due denunce per stupro e violenza sessuale.
“La Legion d’Onore non è lì per predicare la moralità”
Macron aveva sostenuto che la Legione d’Onore è un Ordine che “non è lì per predicare la moralità”,
A questo proposito, la presidente di Fondation des Femmes, Anne-Cécile Mailfert, punta il dito contro le convinzioni a suo avviso ”maschiliste” di Macron, dicendosi ormai ”senza speranza” né ”illusioni”.
“Siamo chiaramente nella cultura dello stupro, nel discorso che punta a rovesciare la colpevolezza: non è più Depardieu il cacciatore, il predatore, sono le donne a cacciare gi uomini…”.
Per Mailfert, Macron ”avrebbe potuto dire che parlare in quel modo delle donne è qualcosa di insopportabile, che la parità è iscritta nella nostra costituzione, avrebbe potuto avere un pensiero per le vittime di Depardieu e le donne in generale. Ma non lo ha fatto”.
Almeno quattordici donne hanno accusato di abusi sessuali l’attore dal doppio passaporto francese e russo. Depardieu è indagato dal 2020 per stupro ai danni dell’attrice Charlotte Arnould ed è stato accusato più di recente dall’attrice Hélène Darras, nell’ambito di una presunta aggressione sessuale perpetrata nel 2007.