Alcuni frammenti di un missile russo, nella giornata di ieri, hanno colpito ad Odessa il Castello di Kivalov provocando un vasto incendio. Il missile ha fatto almeno tre morti e una ventina di feriti, fra cui il proprietario del castello Serhiy Kivalov, un ex deputato ucraino filorusso. L’edificio è conosciuto anche come il “castello di Harry Potter”, per la sua somiglianza a quello del celebre film. Secondo quanto denunciato dall’Ufficio del procuratore ucraino, la Russia avrebbe attaccato Odessa con le micidiali bombe a grappolo con lo scopo di fare più vittime possibile. Si tratta di “un’arma indiscriminata che può causare molte vittime tra la popolazione civile” hanno detto dall’Ufficio del procuratore. I frammenti di questi ordigni sono stati trovati entro un raggio di 1,5 chilometri dal sito dell’impatto.
Blinken: “Ci saremo se Mosca vuole negoziare, la fine della guerra dipende da Putin”
Gli Stati Uniti fanno intanto sapere alla Russia che se quest’ultima mostrerà un sincero desiderio di negoziare per porre fine alla guerra in Ucraina, gli Stati Uniti saranno sicuramente presenti. A dirlo è il segretario di Stato americano Anthony Blinken in una conversazione con il presidente del World Economic Forum, Borge Brende, a Riad. La fine della guerra dipende dal presidente russo Vladimir Putin, ha affermato Blinken: “Non appena la Russia dimostrerà di voler sinceramente negoziare, noi saremo sicuramente lì, e credo che anche gli ucraini saranno lì”, ha aggiunto.