Abdelsalam Lassoued, l’attentatore tunisino che ieri sera ha ucciso due tifosi svedesi a Bruxelles, è morto dopo un conflitto a fuoco con la Polizia nei pressi della propria abitazione. Lassoued è deceduto in seguito alle ferite riportate. Lo conferma all’Ansa un portavoce della procura federale del Belgio. E dopo la sua morte stanno emergendo diversi particolari sulla sua vita: Lassoued era sbarcato con un barchino a Lampedusa nel 2011.
Abdelsalam Lassoued, morto l’attentatore tunisino che ha ucciso due tifosi svedesi in Belgio
Lassoued era sotto esame presso la polizia belga già prima dell’attacco terroristico. A spiegarlo in una conferenza stampa notturna è stato il ministro della Giustizia belga Vincent Van Quickenborne. L’attentatore, all’inizio di quest’anno, era stato denunciato da un occupante di un centro d’asilo a Campine (non lontano da Anversa) per minacce via social. Il denunciante aveva inoltre detto alla Polizia che Abdesalem era stato già condannato per terrorismo in Tunisia.
La polizia giudiziaria di Anversa si era quindi attivata e, prima che avesse luogo l’attentato nel centro di Bruxelles, aveva fissato una riunione sul caso per questo martedì. Nel frattempo le autorità federali avevano indagato sul passato dell’uomo in Tunisia, scoprendo che la condanna era legata a reati comuni e non al terrorismo. Questo dato, ha sottolineato Van Quickenborne, aveva fatto in modo che il caso non fosse trattato come “minaccia concreta o imminente”.
Abdelsalam Lassoued era sbarcato a Lampedusa nel 2011, poi era stato espulso dalla Svezia
Abdesalem Lassoued è arrivato in Europa arrivando con un barchino, a Lampedusa, nel 2011. Dopo una permanenza in Italia era andato in Svezia, da dove sembra sia stato espulso. Dopo la Svezia, Lassoued era andato in Belgio. Ed ora non si esclude che ieri abbia colpito proprio due svedesi per il malcontento che provava verso il Paese da cui era stato espulso.
Nel 2016 era stato identificato di nuovo in Italia a Bologna. Qui, la Digos lo aveva identificato come radicalizzato dopo aver espresso la volontà di aderire alla jihad e partire per combattere. Nel 2021 era stato di nuovo in Italia: era stato infatti ripreso in un video girato nel 2021 a Genova. Una foto pubblicata sul suo profilo Facebook, ora oscurato, lo ritrae in Piazza Della Vittoria, nel centro del capoluogo ligure nel 2021, durante un soggiorno probabilmente mentre si dirigeva in Francia.
Come la Polizia lo ha rintracciato dopo la sparatoria
E’ stata una telefonata alla Polizia a segnalare la presenza di un uomo sospetto in un bar di Schaerbeeek. Quell’uomo si sarebbe poi rilevato Abdesalem Lassoued. L’uomo è stato poi intercettato a Place Eugene Verboekhoven, non lontano dalla sua residenza. Al momento del fermo era armato. Ne è nato uno scontro a fuoco, che ha visto l’attentatore avere la peggio in seguito alle ferite riportate al torace.
Place Eugène Verboekhoven, soprannominata “Cage aux Ours” (La Gabbia degli Orsi) per la sua conformazione si trova nel cuore di Schaerbeek. Questa mattina, per diverse ore è stata circondata dalla Polizia dopo che è stato neutralizzato l’autore dell’attentato avvenuto ieri sera a Bruxelles.
Mohamed, un giovane abitante della zona, racconta all’Ansa gli attimi dello scontro a fuoco tra Abdesalem Lassoued e le forze dell’ordine. “Abito nella via qui accanto, mio padre era appena uscito di casa per andare al lavoro quando ha sentito i colpi ed è rientrato. Io mi ero appena svegliato e non mi ero accorto di nulla. Dopo ho avuto molta paura”, spiega. Anche la presenza delle telecamere è inusuale per lui. “Non mi aspettavo che qualcosa di simile potesse succedere qui. Schaerbeek era un quartiere tranquillo fino a ieri”.