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Neonata decapitata durante il parto, ospedale avrebbe cercato di insabbiare l’accaduto

Una neonata è stata decapitata dal medico che stava eseguendo sulla madre una manovra per farla nascere. Per fare luce sull’accaduto è stata aperta un’inchiesta, e ora l’ostetrico risulta indagato.

Neonata decapitata durante il parto, tragedia in Brasile

Secondo il padre della bambina, che stava assistendo al parto, lo specialista avrebbe fatto eccessiva pressione sul ventre della moglie per agevolare l’espulsione della nascitura. La famiglia della bimba afferma che la piccola fosse viva al momento del parto, e che sarebbero riusciti anche a vederla sbattere le palpebre e muovere la bocca. Sostengono inoltre che dall’ospedale avrebbero cercato di convincerli a firmare un documento in cui dichiarano che fosse nata morta. 

Cosa è successo

L’incidente è avvenuto il 1 maggio scorso in Brasile, nell’Hospital das Clinicas da UFMG, a Belo Horizonte. Ranielly Coelho Santos, la madre del bambino, ha sporto denuncia alla polizia due giorni dopo la tragedia. La donna, 34 anni, è stata ricoverata per ipertensione il 24 aprile, quando la gravidanza era arrivata a 28 settimane. Dopo essere stata dimessa, era tornata nuovamente in ospedale lamentando gli stessi sintomi e ulteriori accertamenti hanno riscontrato una malformazione polmonare nel feto. Sarebbe stato questo il motivo per cui i medici avrebbero deciso di indurre il parto.

Aperta un’inchiesta

L’intervento si è svolto alla presenza di un ostetrico e alcuni specializzandi, ma non sono ancora del tutto chiare le cause che abbiano portato all’incidente. Il padre della bambina, che stava assistendo al parto attraverso una vetrata insieme alla suocera, ha parlato di una manovra di compressione che avrebbe portato alla decapitazione della piccola appena venuta al mondo. L’uomo è stato immediatamente allontanato, anche se il legale della famiglia ha fatto sapere che ha ricevuto in seguito le scuse dell’ospedale e un’offerta: la struttura avrebbe sostenuto i costi di sepoltura della piccola a patto che i genitori avessero firmato dei documenti in cui si attestava che la neonata fosse nata morta e che fosse stata già eseguita l’autopsia.

 

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