La morte di O.J. Simpson getta un’ombra sul clan Kardashian: “Che liberazione”, ha proclamato Caitlyn Jenner, l’ex campione olimpico di decathlon a Montreal che nel 2015 ha cambiato sesso dopo esser stato sposato per anni a Kris Jenner, la madre di Kim, Kourtney, Khloe e Rob Kardashian.
Caitlyn, diventata poi icona trans e militante conservatore, e’ stata l’unica della famiglia a pronunciarsi dopo la morte dell’ex campione di football scagionato nel 1995 dall’assassinio dell’ex moglie Nicole Brown e del suo spasimante Ron Goldman in un processo dove giocò un ruolo di primo piano l’amico dai tempi dell’universita’ Robert Kardashian, il primo marito di Kris Jenner.
Al silenzio del clan ha fatto da contrappunto il rinnovato, inevitabile, interesse dei media su una vicenda che ha il sapore di una interminabile soap opera. Kris era la migliore amica di Nicole quando la giovane moglie del campione fu assassinata.
Robert, che aveva fatto l’università con O.J., fu tra i legali al ‘processo del secolo’. Nicole e O.J. avevano divorziato nel 1992, un anno dopo Kris e Robert, ma continuavano a fare vacanze con i figli e i Kardashian-Jenner. Tutti assieme appassionatamente fino a quando la fiaba fu troncata nel sangue del doppio assassinio.
Cosi’ ora sui social sono tornate a girare voci che Khloe, a cui su Instagram sono arrivati messaggi di condoglianze, sia figlia in realtà non di Robert ma di O.J. Il tutto nato da un’intervista del 2011 in cui Kris ammise di essere stata infedele al primo marito senza peraltro fare nomi.
Da allora il clan Kardashian e’ salito alla cresta dell’onda: tutte influencer di prma grandezza e protagoniste di un popolare reality, Keeping Up with the Kardashians, a cui ha fatto seguito The Kardashians su Hulu.
Robert e’ morto di cancro nel 2003. Il suo ruolo nel collegio difensivo di Simpson – incaricato della logistica mentre due principi del foro, John Cochran e Robert Shapiro architettavano la strategia – divise all’epoca la famiglia come del resto l’America: lui per l’assoluzione, la moglie per la condanna. “Fu difficile per noi. Kourtney e io eravamo dalla parte di papa’. Pensavamo che mamma si era risposata e volevamo andare a vivere da lui. Non volevamo che restasse da solo”, ha confidato Kim l’anno scorso a GQ.
Intanto, a tre decenni dal delitto, arriva su Lifetime il docufilm con la benedizione della famiglia di Nicole. I familiari di Ron, per parte loro, continuano a battere cassa: non hanno visto che pochi spiccioli del risarcimento da 33 milioni di dollari (saliti a oltre 100 milioni con gli interessi) assegnati dalla giuria di una causa civile che aveva attribuito a O.J. la responsabilita’ degli assassini.
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