Papa Francesco ne ha detto una di troppo, ancora una volta. Incontrando un gruppo di comici italiani e stranieri, ha detto: “Si può ridere anche di Dio? Certo, non è una bestemmia questa, come si gioca e si scherza con le persone che amiamo”. “Si può fare ma senza offendere i sentimenti religiosi dei credenti, soprattutto dei poveri”. Sembrano parole senza senso.
L”incontro è avvenuto in Vaticano venerdì 14 giugno, prima che il Papa partisse per il G7. Erano stati invitati 105 comici, due terzi italiani, il resto da tutto il mondo con un folto gruppo americano e nessun filippino, cosa che ha provocato polemiche.
Del gruppo italiano, Riccardo Maccioni su Avvenire fa i nomi di Lino Banfi, Enrico Brignano, Carlo Verdone, Luciana Littizzetto, l’Ansa cita Christian De Sica, cui il Papa ha detto di avere visto il film ‘Miracolo a Milano’ del padre Vittorio De Sica “cinque volte”.
“Quando riuscite a far sgorgare sorrisi intelligenti dalle labbra anche di un solo spettatore – questo che dirò adesso non è eresia! – fate sorridere anche Dio”, riferisce l’Ansa. E comunque ridere aiuta “in mezzo a tante notizie cupe” e la leggerezza dell’umorismo può diventare anche denuncia “degli eccessi del potere; date voce a situazioni dimenticate; evidenziate abusi; segnalate comportamenti inadeguati… Ma senza spargere allarme o terrore, ansia o paura, come fa molta comunicazione; voi svegliate il senso critico facendo ridere e sorridere”.
La battuta sulla liceità di scherzare su Dio non è stata intercettata da Elisabetta Provoledo, brava corrispondente da Roma del New York Times, che ha dedicato all’incontro un lungo articolo.
Alcuni degli invitati, riferisce Provoledo, si sono scagliati in passato contro la Chiesa e il Papa, compreso il conduttore Stephen Colbert, un cattolico osservante che spesso scherza sulla sua religione. Annunciando il suo viaggio in Vaticano questa settimana, il conduttore ha rimproverato il papa per aver usato – e poi ripetuto due settimane dopo – un insulto anti-gay.
Il contingente proveniente dagli Stati Uniti, prosegue Provoledo, comprendeva i cabarettisti Chris Rock e Tig Notaro, i conduttori Conan O’Brien e Jimmy Fallon e le attrici comiche Julia Louis-Dreyfus e Whoopi Goldberg. Più di due terzi degli animatori erano italiani.
Uno – identificato come Rivelino Barro Gonçalves, che ha poche tracce di presenza online – era di Timor Est.
Nell’udienza Francesco ha citato più volte la “Preghiera del buon umore” attribuita a San Tommaso Moro, con cui ha detto di aver pregato per 40 anni.
Ha anche stretto la mano a ogni persona presente. Al termine dell’udienza, Francesco ha benedetto i presenti. “Continuate a rallegrare le persone, soprattutto quelle che hanno difficoltà a guardare la vita con speranza”, ha detto loro. “Aiutaci, con un sorriso, a vedere la realtà con le sue contraddizioni, e a sognare un mondo migliore!”
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