I massicci raid sferrati oggi dalla Russia su Kiev hanno colpito due strutture sanitarie: dopo l’ospedale pediatrico Okhmatdyt, un altro bombardamento ha colpito un altro ospedale. “Attualmente sappiamo di quattro morti e tre feriti. Non c’è perdono per questo”, ha denunciato il difensore civico Dmytro Lubinets, come riporta l’agenzia Unian.
Le vittime, secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sono almeno 31. Undici persone sono state uccise anche nella regione di Dnipropetrovsk (centro-est), di cui dieci nella sola città di Kryvyï Rih, e altre tre vicino alla linea del fronte a est, a Pokrovsk, secondo le varie autorità. Più di 100 persone sono rimaste ferite.
L’invasione su larga scala da parte della Russia continua ad avere un impatto sproporzionato sui bambini. Abbiamo ricevuto notizie terribili di un ospedale pediatrico a Kiev ampiamente danneggiato in un attacco questa mattina, con notizie di vittime. I bambini non sono un obiettivo e devono essere sempre protetti”. Così Munir Mammadzade, rappresentante dell’Unicef in Ucraina, su X. Sempre su X l’Ufficio Unicef in Ucraina fa sapere che “soccorritori, personale ospedaliero e volontari stanno rimuovendo le macerie e cercano le persone intrappolate sotto le macerie dopo un attacco avvenuto questa mattina. I bambini e gli ospedali non sono un obiettivo e devono essere sempre protetti. Gli attacchi devono finire”.
“Le immagini dei missili russi colpiscono l’ospedale Okhmatdyt, il più grande ospedale pediatrico dell’Ucraina, sono scioccanti”. Questo attacco “ci ricorda perché dobbiamo sostenere l’Ucraina e perché i russi, veri e propri criminali di guerra, devono essere chiamati a risponderne”. Lo scrive su X la premier estone Kaja Kallas.