Finirà l’anno prossimo il regime fiscale speciale per residenti stranieri “non abituali”, vale a dire tutte quelle agevolazioni fiscali che il Portogallo garantisce agli stranieri, pensionati o professionisti in ambiti professionali ritenuti di particolare importanza, che scelgono il Paese come loro area di residenza.
Ad annunciarlo è stato lo stesso primo ministro, il socialista António Costa, in un’intervista rilasciata nella serata di ieri, 2 agosto, al canale televisivo Cnn Portugal. La legge attualmente prevede un’imposta del 20% per professionisti qualificati e nomadi digitali, e del 10% per i pensionati.
Questi ultimi fino al 2020 godevano di un’esenzione totale dal pagamento di imposte, un regime fiscale di cui avevano beneficiato molti cittadini stranieri, non solo europei, e gli stessi emigranti portoghesi che ricevevano una pensione dall’estero. Naturalmente chi già gode di queste agevolazioni potrà continuare a farlo per tutta la durata prevista per legge (10 anni).
Questa capacità di attrazione di stranieri benestanti fin dal 2009, anno in cui la prima versione della misura era entrata in vigore, veniva considerata una delle cause dell’aumento dei prezzi degli immobili nelle grandi città, che oggi provoca sempre più malcontento.
Non a caso Costa, nella stessa intervista, ha annunciato anche un nuovo blocco dell’aumento degli affitti. Per l’anno in corso il limite era stato fissato al 2%.
L’anno prossimo, ha detto il premier, non dovrebbe essere necessario ripetere lo stesso provvedimento, comunque il governo ne sta discutendo con le associazioni di inquilini e proprietari.