Riappare anche Vladimir Putin dopo il presunto tentativo di colpo di Stato del gruppo Wagner. Il presidente russo è apparso nel primo discorso video dopo l’ammutinamento dei mercenari guidati da Yevgeny Prigozhin.
“Lo sviluppo e la modernizzazione dell’industria è la nostra priorità assoluta”, ha detto Putin in un discorso ai partecipanti e agli ospiti dell’XI International Youth Industrial Forum “Ingegneri del futuro – 2023”.
Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha intanto visitato le truppe in Ucraina, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa russa Ria citata dal Guardian: è la sua prima apparizione pubblica dopo i fatti del fine settimana.
Shoigu non ha commentato la ribellione, durante la quale il capo di Wagner Prigozhin aveva chiesto al ministro della Difesa di incontrarlo a Rostov prima di sospendere l’ammutinamento, mentre la Afp segnala che il titolare della Difesa russa in questa circostanza è comparso anche in tv per la prima volta dalla ribellione della brigata Wagner poi rientrata.
Shoigu visita i militari russi, giallo sulle immagini
Alcuni importanti blogger militari russi su Telegram, tra cui il canale Rybar, hanno suggerito che il ministro della Difesa Sergei Shoigu è stato in visita nella regione di Belgorod al confine con l’Ucraina venerdì, e che le immagini e il video rilasciati oggi dal ministero della Difesa russo potrebbero risalire a quel viaggio, avvenuto prima dell’ammutinamento di Wagner. Lo riporta il Guardian, ma non ci sono altre conferme.
Il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha intanto sottolineato in un incontro di governo l’importanza in questo momento di garantire la sovranità della Russia e la sicurezza dei suoi cittadini dopo l’ammutinamento del leader della Wagner Prigozhin. “La cosa principale in queste condizioni è garantire la sovranità e l’indipendenza del nostro Paese, la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini. A tal fine, il consolidamento dell’intera società è particolarmente importante. Dobbiamo agire insieme, come un’unica squadra, e mantenere l’unità di tutte le forze, stringendoci attorno al Presidente”, ha affermato come riporta Tass.
“Il mostro creato da Vladimir Putin con la guerra in Ucraina sta agendo contro il suo creatore”. Lo ha detto l’alto rappresentante della politica estera Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio a Lussemburgo. “Questo è il momento di sostenere Kiev più di ogni altro momento ed è un bene che l’Epf sia rimpinguato con altri 3,5 miliardi. La guerra sta incrinando la forza militare russa e sta mettendo in crisi il governo: ora una potenza nucleare come la Russia potrebbe affrontare un periodo d’instabilità e dobbiamo prendere in considerazione questo scenario”, ha aggiunto.
Che fine ha fatto Yevgeny Prigozhin
Intanto il procedimento penale con l’accusa di ribellione armata a carico del leader della Wagner Yevgeny Prigozhin non è terminato e continua ad essere indagato dal dipartimento investigativo dell’Fsb russo. Lo riporta il quotidiano russo Kommersant.
A meno di 24 ore dalla ritirata a 200 km da Mosca, Prigozhin sembra scomparso nel nulla, o comunque resta in silenzio. Il leader dei miliziani della Wagner aveva accettato ieri di lasciare la Russia e di andare, al momento, in Bielorussia, insieme ai suoi uomini, in un accordo mediato da Minsk. Tuttavia, dove si trovi in questo momento non è chiaro.
Le ultime informazioni sono di un video in cui Prigozhin lascia il quartier generale del distretto militare a Rostov sul Don dopo aver accettato di trasferirsi in Bielorussia. In base all’accordo, le accuse penali contro Prigozhin saranno ritirate, ma rimangono molte domande sui dettagli. Per quanto riguarda i combattenti della Wagner, il portavoce del Cremlino Peskov ha detto che non dovranno affrontare azioni legali per aver preso parte alla marcia verso Mosca, dicendo che il Cremlino ha “sempre rispettato le loro azioni eroiche” in prima linea in Ucraina. Ma, secondo gli esperti, come per l’accordo, rimangono molte domande sul destino dei miliziani dopo la loro rivolta di breve durata.