Re Carlo III criticato dagli “eco-guerrieri” per il suo volo di 75 minuti da Parigi a Bordeaux, durante la visita di Stato in Francia. Inizialmente il sovrano aveva programmato di recarsi a destinazione in treno, ma sembra che l’idea sia stata accantonata per motivi di sicurezza. A riportare la notizia è il sito Express.
Considerando il fatto che il figlio della defunta regina Elisabetta II è da sempre un paladino della sostenibilità e della necessità di ridurre le emissioni di carbonio per combattere il riscaldamento globale, questo viaggio non gli viene proprio perdonato dagli ecologisti.
Il volo da Parigi a Bordeaux non è tra l’altro più consentito su Air France dopo che il governo francese ha vietato i voli interni di durata inferiore a due ore e 30 minuti, proprio per motivi ecologici. La tratta è coperta con un viaggio in poco più di due ore su un treno ad alta velocità.
Davanti al Senato francese, proprio re Carlo III, al secondo giorno di visita a Parigi, aveva proposto che Francia e Gran Bretagna si impegnassero su una “entente” per la “sostenibilità”, con l’obiettivo di rispondere “in maniera più efficace all’emergenza mondiale in tema di clima e biodiversità”.
Convinto sostenitore della difesa dell’ambiente e in genere dei temi legati all’ecologia, il re aveva proposto di ispirarsi in questa alleanza con Parigi alla storica Entente cordiale, testo firmato dai due Paesi nel 1904 per superare le forti divergenze dell’epoca. Il re aveva spiegato l’iniziativa con l’esigenza di seguire “l’esempio del passato” fra i due Paesi per “affrontare le immense sfide del mondo che ci circonda”.