Un robot della Tesla ha attaccato due anni fa un ingegnere ferendolo nella Giga Texas di Austin, un’enorme fabbrica dove l’azienda di Elon Musk punta a costruire un’auto elettrica da meno di 25.000 dollari.
L’incidente, riportato dall’agenzia di stampa tecnologica The Information e ripreso da vari media, apre scenari inquietanti e suona come un avvertimento su come potrebbe essere il futuro con il crescente uso di robot nella produzione industriale.
Alla Giga Texas l’operaio aveva iniziato a lavorare su tre robot nel 2021, ma non si era accorto che solo due erano stati spenti, ha riferito The Information, citando due testimoni senza nome. Il terzo robot ha continuato a muoversi e “ha immobilizzato l’ingegnere contro una superficie, spingendo i suoi artigli nel suo corpo ed facendo uscire sangue dalla sua schiena e dal suo braccio”, ha detto il giornale.
Solo dopo che un altro operaio ha premuto il pulsante di arresto di emergenza, la vittima è riuscita a liberarsi dalla presa del robot.
Elon Musk, il proprietario di Tesla, su X ha scritto che è vergognoso che i media tirino in ballo un caso di due anni fa.
Musk vuole far intendere che la tecnologia nel frattempo è andata avanti? Il problema è che si sta andando verso una sempre più stretta collaborazione tra i robot e gli esseri umani all’interno delle fabbriche e nelle aziende.
Kent Massey, direttore dei programmi avanzati di HDT Robotics, al New York Times ha spiegato: “Affinché i robot possano lavorare in modo più produttivo, devono uscire dalle loro gabbie ed essere in grado di lavorare a fianco delle persone. Per raggiungere questo obiettivo in sicurezza, i robot devono diventare più simili alle persone. Devono avere occhi e senso del tatto, oltre all’intelligenza per usare quei sensi”.
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