La polizia svedese ha autorizzato il rogo del Corano fuori dalla moschea di Stoccolma, accogliendo la domanda di un cittadino. Il rogo dovrebbe avvenire oggi pomeriggio. Lo riporta il media svedese Expressen. L’autorizzazione arriva dopo la sentenza della Corte d’Appello secondo cui era sbagliato che la polizia rifiutasse le manifestazioni a causa del rischio di un attentato.
La protesta avverrà di fronte alla Moschea di Medborgarplatsen, nel quartiere centrale di Sodermalm a Stoccolma. Questa volta non è l’estremista Rasmus Paludan a presentare la richiesta ma un uomo di 30 anni finora senza nome.
La richiesta specifica l’intenzione di svolgere una “manifestazione sul Corano”, anche se non è chiaro se l’organizzatore intenda bruciare una copia del libro sacro per i musulmani.
“Siamo pronti a diversi potenziali scenari e abbiamo adottato le misure che riteniamo necessarie”, ha dichiarato Helena Boström Thomas, portavoce della polizia, intervistata dalla televisione svedese, SVT.
All’inizio dell’anno, le manifestazioni dell’estremista Rasmus Paludan hanno portato a uno stallo nei negoziati di adesione della Svezia alla Nato per la fortissima contrarietà della turchia di Erdogan. E hanno scatenato proteste nel mondo arabo, aumentando la minaccia terroristica contro la Svezia.
Citando motivi di sicurezza, la polizia svedese ha negato il permesso per manifestazioni simili in diverse occasioni ma ora ha deciso di concedere nuovamente l’autorizzazione a seguito di una decisione della corte che difende il diritto costituzionale alla libertà di protesta.
In questo periodo, a Stoccolma e in diverse parti della Svezia, è vietato fare falò o bruciare oggetti all’aperto a causa dell’elevato rischio di incendi ma in questo caso sarà consentito
“Il diritto costituzionale ha la precedenza sui divieti temporanei di incendio. La polizia interviene solo se c’è un pericolo”, ha aggiunto la portavoce della polizia, Boström Thomas.