Sei morti avvelenati in un hotel di lusso a Bangkok, tracce di cianuro nelle tazze del té

Un inquietante caso di avvelenamento, che ricorda le dinamiche del celebre romanzo “Dieci piccoli indiani” di Agatha Christie, ha scosso il Grand Hyatt Erawan di Bangkok, Thailandia. Sei persone, tra cui la presunta responsabile, sono state trovate morte a causa di una dose letale di cianuro. Il personale dell’albergo ha scoperto i corpi senza vita, distribuiti in diversi punti di una stanza, almeno 24 ore dopo il decesso.

Cosa è successo

Secondo la polizia locale, la presunta colpevole era una delle sei vittime, indebitata con due degli altri deceduti. Questi le avevano prestato circa 280 mila dollari.  Il gruppo si era riunito lunedì alle 14 nella stanza al quinto piano dell’hotel per ordinare cibo e tè. Un cameriere, che ha servito il tè, ha riferito alla polizia di aver notato la signora Chong visibilmente stressata. Lei ha insistito per servire personalmente il tè al gruppo, rifiutando l’offerta del cameriere di occuparsene. Dopo l’ingresso del cameriere, nessun altro è entrato nella stanza e non sono stati trovati segni di effrazione. L’ambiente era in ordine, ma tutte e sei le tazze di tè contenevano tracce del veleno mortale.

Sei morti avvelenati in un hotel di lusso a Bangkok, tracce di cianuro nelle tazze del té (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Le indagini

La polizia di Bangkok sta ancora indagando per chiarire tutti i dettagli di questo caso macabro. Le autorità stanno esaminando i legami finanziari e personali tra le vittime per comprendere meglio il movente e le circostanze che hanno portato a questo tragico epilogo.

 

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Filippo Limoncelli