E’ stato un successo il progetto pilota della settimana lavorativa di 4 giorni nel Regno Unito, uno dei più ambiziosi al mondo. Al termine della sperimentazione di sei mesi fra 61 aziende partecipanti ben 56 hanno deciso di prolungarla, incluse 18 che hanno adottato il nuovo orario di lavoro in via definitiva.
I risultati dell’iniziativa lanciata dalla 4 Day Week Campaign, un gruppo no-profit fondato in Nuova Zelanda, sono stati presentati al Parlamento britannico. Fra i circa 2900 dipendenti che hanno lavorato per 32 ore a settimana senza riduzione di stipendio, il 39% ha riscontrato livelli di stress inferiori rispetto a prima mentre il numero di giorni di malattia è sceso di due terzi.
Joe Ryle, direttore della 4 Day Week Campaign, ha parlato di risultati che segnano un “momento di svolta”. “In un’ampia varietà di settori – ha aggiunto – il benessere dei lavoratori è migliorato notevolmente e la produttività aziendale è stata mantenuta o migliorata in quasi tutti i casi”.
Sul fronte aziendale infatti, le società partecipanti hanno visto aumentare i loro profitti in media dell’1,4% durante la sperimentazione. La palla adesso passa al mondo della politica che aveva già mostrato un certo interesse per questa iniziativa.
L’anno scorso il partito laburista aveva presentato una proposta di legge per la settimana lavorativa di 4 giorni senza riduzione di paga.
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