Spia dei russi arrestato a Londra: è Howard Phillips, un uomo di 64 anni accusato di un reato ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale. È stato detenuto in custodia di polizia in attesa di comparire dvanti a un giudice. In tribunale è stato formalmente accusato di aver tentato di trasmettere informazioni sensibili su un parlamentare ai servizi segreti russi. Indossava una tuta grigia da carcerato e ha parlato solo per confermare il suo nome, data di nascita e indirizzo. Phillips comparirà davanti all’Old Bailey, il tribunale penale inglese, il 14 giugno.
Phillips, informa Matt Clemenson del Mirror, è stato accusato giovedì 23 maggio di un reato contrario alla sezione 3 della legge sulla sicurezza nazionale. Il paese a cui si riferisce l’accusa è la Russia, dicono le forze dell’ordine.
Mark Duell e George Odling del Mail precisano che si tratta di un disoccupato.
Nell’ambito dell’indagine, condotta da agenti del Comando antiterrorismo del Met, gli agenti hanno anche perquisito un indirizzo nell’area dell’Hertfordshire e un indirizzo nell’area dell’Essex.
L’arresto non è collegato ad altre recenti accuse o indagini legate a reati della NSA e non si ritiene che vi sia alcuna minaccia per il pubblico in generale.
Un portavoce della Polizia ha dichiarato: “Come parte dell’indagine, condotta da ufficiali del Comando antiterrorismo, gli agenti hanno anche perquisito un indirizzo nell’area dell’Hertfordshire e un indirizzo nell’area dell’Essex. Entrambe le ricerche sono ora complete.
“L’arresto non è collegato ad altre recenti accuse o indagini legate a reati della NSA e non si ritiene che vi sia alcuna minaccia per il pubblico in generale in relazione a questa questione.”
L’accusa è stata descritta come parte di un’indagine proattiva della polizia antiterrorismo su presunti reati ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale.
La legge è stata introdotta lo scorso anno per prendere di mira coloro che lavorano segretamente per stati ostili nel Regno Unito.
“L’arresto non è collegato ad altre recenti accuse o indagini legate a reati della NSA, e non si ritiene che vi sia alcuna minaccia per il pubblico in generale in relazione a questa questione.”