Il ministro degli Esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan, ha chiesto un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza per consentire l’ingresso di aiuti umanitari e per aprire la strada a una soluzione politica alla crisi basata su una soluzione a due Stati.Ā Intervenendo in una conferenza stampa insieme al ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukri al Cairo, il principe ha detto: āOggi abbiamo discusso dei meccanismi di cooperazione e della situazione in Palestinaā.
I due uomini avevano precedentemente presieduto la riunione del Comitato di follow-up e consultazione politica egiziano-saudita, che prevedeva una revisione degli sforzi delle loro nazioni per lāintegrazione economica e la rimozione degli ostacoli agli investimenti.
Il portavoce egiziano Ahmed Abu Zaid ha dichiarato su X: “Consultazioni intense sono all’ordine del giorno delle delegazioni di Egitto e Arabia Saudita per sviluppare meccanismi di cooperazione a tutti i livelli politici, economici, di sicurezza e culturali e di coordinamento riguardo alle questioni internazionali e regionali, in particolare il situazione a Gazaā.
Il principe Faisal ha affermato che i recenti eventi nella regione hanno dimostrato lāimportanza di stabilizzare le relazioni tra Arabia Saudita ed Egitto.Ā āContinueremo a lavorare con lāEgitto per risolvere lāattuale crisi a Gaza e occorre attuare unāazione internazionale per risolvere la crisiā, ha affermato.
Ha inoltre esortato Israele a rispettare il diritto internazionale e ha affermato che lāArabia Saudita ha rifiutato la punizione collettiva del popolo palestinese, che costituisce una violazione di tale legislazione.
Shoukry ha rinnovato lāappello dellāEgitto per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza per consentire lāingresso sicuro degli aiuti umanitari.Ā Ha affermato che l’incontro ha trattato diversi argomenti, compresi i recenti sviluppi nel Mar Rosso, e ha esortato tutte le parti a rispettare le leggi sul commercio internazionale e la libertĆ di navigazione.
Shoukry si ĆØ detto anche sorpreso e āprofondamente preoccupatoā per la decisione di diversi paesi di sospendere i finanziamenti all’UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite che sostiene i rifugiati palestinesi, poichĆ© ciĆ² porterebbe solo a maggiori sofferenze.Ā āQuesta azione ĆØ legata alla politica di punizione collettiva usata contro i civili a Gaza? Queste sono domande che possiamo continuare a porciā, ha detto.