La polizia australiana ha annunciato il ritrovamento dei resti del bambino di 12 anni, attaccato da un coccodrillo mentre nuotava in un torrente vicino a Palumpa. Questo piccolo insediamento, prevalentemente indigeno, si trova a circa sette ore di auto a sud-ovest di Darwin, la capitale del Territorio del Nord. La notizia del tragico incidente, diffusa ieri, ha rapidamente fatto il giro dei media internazionali.
Il bambino, in vacanza con la famiglia, era stato denunciato scomparso martedì sera. Intorno alle 17:30, il giovane era andato a nuotare nel torrente di Palumpa, conosciuta anche con il nome aborigeno Nganmarriyanga. Questo remoto insediamento conta circa 350 abitanti. Il ministro degli interni, Brent Potter, ha dichiarato all’affiliato della CNN, 7news, che la squadra di ricerca è stata autorizzata a “rimuovere il coccodrillo dall’area”.
Nel Territorio del Nord vivono oltre 100.000 coccodrilli, che possono raggiungere fino a sei metri di lunghezza. Nonostante ciò, gli attacchi mortali sono relativamente rari. Palumpa ha già vissuto episodi simili, sebbene non fatali. Nel 2017, un uomo di 54 anni è stato morso al petto e al braccio da un coccodrillo lungo due metri. Quattro anni prima, un coccodrillo di acqua salata che bloccava il percorso dei bambini verso la scuola è stato ucciso a colpi di arma da fuoco.
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