Purtroppo no, non è la trama di una serie Netflix ma il resoconto, ancora parziale, di quel che è accaduto a Bratislava, in Slovacchia: lo chef Jozef Hanuska è stato arrestato per aver ucciso a colpi d’arma da fuoco la fidanzata 48enne, Patricia. E nel suo appartamento gli agenti della Polizia hanno trovato un secchio con gli intestini, il cuore e altri organi che il cuoco, secondo la prima ricostruzione, aveva estratto dal corpo della ragazza. Organi che lo chef voleva cucinare.
Almeno questo è quel che sta emergendo in queste ore sulla stampa slovacca e non solo. Tutto è avvenuto la settimana scorsa ma un po’ tutto si sta sapendo ora. Sembra che Hanuska da tempo combattesse contro l’alcolismo e alcuni vicini di casa hanno parlato di “frequenti litigi” tra lui e la compagna. Secondo un testimone una volta lo chef urlò “Ti strappo la testa” alla 48enne. Litigavano così spesso, raccontano, che un giorno lo chef disse che la loro era “una famiglia all’italiana”.
Mercoledì, secondo le prime notizie, Hanuska aveva mandato un messaggio a un parente dicendogli che si sarebbe tolto la vita. E’ stato proprio il parente ad avvertire la Polizia.
Venerdì poi lo chef è stato ritrovato in una cantina. Il corpo della donna, coperto da un lenzuolo bianco, era dilaniato. Sopra il lenzuolo era appoggiato un passaporto britannico.
Jozef Hanuska, tra l’altro è il figlio di Stefan Pantl, arrestato nel 1979 per aver ucciso due donne tanto da essere noto in Patria come “lo strangolatore di Bratislava”.