Un gatto di nome Oil prenderà parte alla regata Sydney – Hobart, la cui partenza è prevista martedì 27 dicembre. Sarà una prima volta storica da quando si svolge la regata, dal 1945.
Non esistono regole di regata che vietino gli animali e i gatti hanno una lunga storia nei viaggi marittimi, ha sottolineato il Cruising Yacht Club of Australia.
Mentre la maggior parte degli occhi sarà puntata sui veloci super maxi – yacht giganti con un massimo di 24 membri di equipaggio – durante la regata di Santo Stefano, Sylph, uno yacht di 12 metri (40 piedi) realizzato nel 1960, partirà nella divisione a due dove competono le barche più piccole con una squadra ridotta..
Anche se la Sylph è una vecchia conoscenza – avendo preso parte a sei gare da Sydney a Hobarts molti decenni fa – questa è la prima volta che William gareggia con essa.
Ma sia lui che Oli hanno molta esperienza in mare.
Ufficiale della marina in pensione, Williams ha trascorso la sua vita attraversando l’oceano – inclusa una recente circumnavigazione del globo in solitaria con un compagno felino al suo fianco.
Oli, che ha circa 10 anni, si è unito a lui cinque anni fa. “Aveva il mal di mare ed era un po’ stressato all’inizio… ma ora sta bene. Gli piace molto la vita di mare”, ha detto Williams.
“È molto sensibile… Ogni volta che le cose si fanno difficili, scompare di sotto per trovare un posto carino e sicuro dove rannicchiarsi.”
E potrebbe diventare dura. La corsa di 630 miglia nautiche (1.166 km) è stata a lungo caratterizzata da condizioni imprevedibili e spesso brutali: le peggiori 25 anni fa.
I concorrenti della regata del 1998 furono colpiti da una tempesta mostruosa, che affondò cinque barche e costò la vita a sei marinai.
Quest’anno i meteorologi hanno avvertito che la flotta potrebbe essere esposta a temporali, forti venti e persino grandine lungo alcune parti del percorso.
Williams scherza dicendo che non ha ancora perso un gatto in mare.
“La routine del gatto in mare consiste semplicemente nell’avere qualcosa come un asciugamano o una corda spessa a portata di mano in modo che possano risalire a bordo.”
Oli però non ha il giubbotto di salvataggio perché semplicemente non lo indosserebbe. Ma anche se i gatti odiano l’acqua, sa per certo che Oli sa nuotare, perché una volta lo ha spinto nell’oceano per evitare un cane troppo zelante.
La Sylph e i suoi occupanti giocheranno però sul sicuro e procederanno verso Hobart a un ritmo relativamente lento. Il record per il traguardo più veloce, stabilito nel 2017, è di un giorno e nove ore. Ma quello era un super yacht enorme e moderno, costruito per la velocità.
“La Sylph è una barca più vecchia e più lenta… La nostra ambizione è arrivare a Hobart in tempo per i festeggiamenti di Capodanno. Celebreranno con un sorso di rum e magari del latte con ghiaccio per Oli.