Kenneth Smith è stato giustiziato con l’azoto nello Stato americano dell’Alabama. E’ la prima volta che tale controversa tattica viene usata negli Stati Uniti per una condanna a morte da quando è stata introdotta l’iniezione letale nel 1982. Il 59enne è stato dichiarato morto alle 20:25 locali, dopo che l’esecuzione è stata rimandata di alcune ore per attendere l’esito dell’ultimo appello alla Corte suprema americana. Il metodo, approvato anche in Mississippi e Oklahoma, finora non era mai stato usato ed è considerato dai veterinari inaccettabile anche come forma di eutanasia per gli animali.
Kenneth Smith, 59 anni, era nel braccio della morte nella prigione di Holman da 34 anni per aver ucciso nel 1988 Elizabeth Sennett, su commissione del marito, un pastore con debiti che voleva riscuotere il premio dell’assicurazione e che poi si è suicidato. Al processo la giuria votò 11-1 per dare all’imputato l’ergastolo, ma il giudice annullò la decisione e inflisse la pena capitale.
Il primo tentativo oltre un anno fa con un’iniezione letale andò male, trasformandosi in una vera tortura. Gli operatori gli trafissero mani e braccia per più di un’ora con la siringa ma non riuscirono a trovare la vena, sospendendo l’esecuzione per il rischio di non riuscire a rispettare i tempi previsti. Ora l’Alabama ci ha riprovato con un metodo alternativo mai sperimentato prima: l’ipossia da azoto.
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