Il vulcano Sakurajima, nel sud del Giappone, ha iniziato a eruttare lava mercoledì sera e l’eruzione è continuata fino a giovedì.
Le drammatiche riprese dell’eruzione mostrano una colonna di detriti che si alza nel cielo mentre forcelle di fulmini attraversano la nuvola nera, che secondo gli esperti potrebbe lasciare le città vicine ricoperte di cenere.
L’Agenzia meteorologica giapponese ha lanciato un avvertimento ai residenti che vivono all’ombra della montagna alta1.200 metri, invitandoli a essere pronti a evacuare se le eruzioni si intensificassero.
Il vulcano, il più attivo del Giappone, era in precedenza un’isola fino al 1914, quando le colate laviche lo collegarono alla penisola di Osumi.
La presente eruzione è la più potente dal 2020: l’ultima volta che i pennacchi sono saliti a 5.000 metri.
Non ci sono state segnalazioni immediate di feriti o danni agli edifici, hanno detto i funzionari locali.
Sebbene sembri violento, i meteorologi hanno affermato che finora non sono stati segnalati flussi piroclastici.
L’Agenzia meteorologica ha emesso un livello di allerta vulcanico 3 per l’area, esortando le persone a stare in allerta per la possibilità di flussi piroclastici entro un miglio dalla sommità del vulcano Minamidake e dal cratere Showa.
L’eruzione ha avuto inizio verso le 18:30 del 14 febbraio e ha inviato il fumo verso nord-est, creando scarsa visibilità nell’area circostante.
Il vulcano si trova a meno di 2 chilometri attraverso la baia dalla città di Kagoshima, che ospita circa 600.000 persone.
La sua eruzione arriva dopo che il Monte Otake, un altro vulcano a circa 100 chilometri a sud di Sakurajima, ha eruttato domenica, indicando un aumento dell’attività sismica.