Due bambini sono rimasti uccisi in seguito all’esplosione di una mina piazzata dal gruppo Houthi. L’incidente è avvenuto in una delle zone a sud-ovest del governatorato di Al-Bayda, nello Yemen centrale. Lo Yemeni Mine Observatory (un osservatorio non governativo) ha dichiarato oggi, in un tweet sul suo account sulla piattaforma “X”, che Farhan Abdo Al-Humayqani (7 anni) e Ali Abdul Rab Al-Babki (13 anni ) sono stati uccisi dall’esplosione di una mina Houthi. Questo mentre stavano pascolando il bestiame nel villaggio di Al-Mardam nel distretto di Al-Zaher, governatorato di Al-Bayda.
L’Osservatorio aggiunge che la presenza di mine in tutte le aree del distretto con ha causato negli ultimi tempi numerose vittime civili. Il gruppo Houthi è l’unico tra tutte le parti in guerra a piazzare mine e ordigni esplosivi di vario tipo e dimensione. Ha piazzato anche ordigni “individuali” vietati a livello internazionale. Lo Yemen è stato testimone della più grande operazione di posa di mine sul terreno dalla fine della seconda guerra mondiale, secondo i rapporti sui diritti umani.
Si stima che il gruppo Houthi abbia posato due milioni di mine di varie forme e dimensioni in modo casuale. Lo ha fatto in diverse regioni dello Yemen, provocando la morte e il ferimento di oltre 20.000 civili. Inoltre, Masam, il progetto saudita per ripulire il territorio yemenita dalle mine, ha riferito che le sue squadre sul campo hanno rimosso quasi 700 residuati bellici esplosivi la scorsa settimana. Portando il totale rimosso a più di tremila mine solo a novembre.
La sala operativa del progetto ha dichiarato in una nota che le squadre sul campo sono state in grado di rimuovere 694 residuati bellici esplosivi durante il periodo tra il 18 e il 24 novembre 2023. Il totale rimosso dalle squadre di progetto la scorsa settimana variava tra 588 ordigni inesplosi, 102 mine anticarro e 4 mine antiuomo.
Il responsabile del progetto, Osama Al-Gosaibi, ha affermato che le squadre sul campo hanno rimosso un totale di 423.036 residuati bellici esplosivi dall’inizio del progetto nel giugno 2018 fino al 24 novembre. Hanno ripulito 51.774.532 metri quadrati di terreno nelle aree sotto l’influenza del governo riconosciuto.
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