Yemen, oppressione Houthi su donne in aumento. Condannata a morte attivista per i diritti umani

L’organizzazione Human Rights Watch ha denunciato che le autorità Houthi dello Yemen hanno condannato a morte un attivista per i diritti umani. Lo hanno fatto con l’accusa di spionaggio e favoreggiamento di una parte nemica. Hanno quindi invitato gli Houthi ad annullare la sentenza e a porre fine alla loro crescente repressione della libertà di espressione e dei diritti delle donne.

Oppressione contro le donne in aumento da parte dei ribelli filo-iraniani Houthi

Il 5 dicembre 2023, la Procura penale specializzata di Sana’a ha riconosciuto colpevole e condannato a morte Fatima Saleh Al-Arouli (35 anni), attivista ed ex capo dell’ufficio yemenita del ministero della Difesa, con l’accusa di collaborazione con il nemico.

“La repressione contro gli attivisti per i diritti umani e le attiviste per i diritti delle donne nelle aree controllate dagli Houthi ha raggiunto nuovi livelli terrificanti. Gli Houthi reprimono i diritti umani e le libertà invece di fornire alle persone sotto il loro governo beni di prima necessità come cibo e acqua”. Lo ha affermato Nico Jafarnia, ricercatore in Yemen e Bahrein presso Human Rights Watch.

Secondo il rapporto, la Ong ha parlato con quattro persone con conoscenza diretta del caso di Al-Arouli e delle condizioni della sua detenzione, tra cui suo fratello Muhammad e un avvocato che ha cercato di rappresentarla, e ha esaminato documenti giudiziari e altri rapporti relativi al caso. Le fonti hanno affermato che Al-Arouli è stata arrestata il 12 agosto 2022 a un posto di blocco sotto il controllo degli Houthi nel distretto di Al-Hawban nel governatorato di Taiz.

E’ successo mentre era in viaggio da Aden a Sana’a. Al-Arouli ha chiamato suo fratello al posto di blocco per dirgli che gli Houthi l’avevano arrestata.

Houthi, 350 condanne a morte dal 2014 ad oggi

Secondo l’Osservatorio euromediterraneo per i diritti umani, da quando gli Houthi hanno preso il controllo della capitale nel 2014, hanno condannato a morte 350 persone e ne hanno giustiziate 11. Il 18 settembre 2021, le forze Houthi hanno giustiziato 9 persone, tra cui un giovane di 17 anni, in piazza Tahrir a Sana’a.

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha dichiarato: “Gli imputati sono stati condannati a morte in un processo giudiziario che ha violato i loro diritti costituzionali e non ha rispettato gli standard del giusto processo previsti dal diritto internazionale”.

Gli Houthi hanno anche arrestato, fatto sparire con la forza e maltrattato decine di persone, tra cui oppositori politici, studenti, giornalisti e attivisti. Jafarnia ha denunciato: “A poco a poco, i ribelli stanno trasformando la vita delle donne e degli attivisti per i diritti umani in un inferno nelle aree sotto il loro controllo”.

 

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Lorenzo Briotti