Dal carcere ai domiciliari per accudire il figlio: la compagna dello spacciatore è morta, mano tesa dai giudici (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Dal carcere ai domiciliari per accudire il figlio di 4 anni rimasto orfano della mamma. La Corte d’Appello di Caltanissetta ha accolto l’istanza avanzata dagli avvocati Giuseppe e Ramona Dacquì, legali di un ventinovenne di Riesi condannato a 4 anni e 10 mesi per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio.
La mamma del bambino, una 23enne di Riesi, era morta il 22 ottobre scorso dopo che aveva accusato un malore sulla strada di ritorno tra Caltanissetta e Mazzarino.
La donna era appena stata al Palazzo di giustizia per vedere il suo compagno in udienza. Gli amici che erano in macchina con lei l’avevano trasportata immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano di Mazzarino dove però era arrivata già morta. Sul corpo della ragazza era stata eseguita l’autopsia, ma si è ancora in attesa del risultato. Sul caso indagano i carabinieri.