
Delitto di Garlasco, tracce di nicotina nei capelli di Chiara Poggi. Ma Alberto Stasi non fumava (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007, Chiara Poggi presentava tracce di nicotina nei capelli. Questo dettaglio emerge da una perizia del 2008 che evidenzia la presenza di sostanze legate al fumo nella parte finale, centrale e, in maggiore concentrazione, vicino al cuoio capelluto. Questo suggerisce un’esposizione prolungata al fumo nei giorni precedenti all’omicidio. Tuttavia, condannato in via definitiva per il delitto, Alberto Stasi non fumava. Suo padre invece sì, ma era in vacanza da una settimana al momento dell’omicidio.
Un ulteriore elemento di mistero è rappresentato da un portacenere fotografato nella villetta di via Pascoli, che mostrava segni di utilizzo ma era privo di mozziconi. La madre di Chiara Rita Preda ha dichiarato: “Mia figlia non avrebbe mai lasciato un portacenere sporco in cucina”.
Il supertestimone e le sue rivelazioni
Negli sviluppi più recenti, il gip di Pavia ha ordinato la comparazione del DNA di Andrea Sempio con le tracce biologiche trovate nella villetta. Un supertestimone ha raccontato la sua versione a Le Iene, sostenendo di aver avuto paura di parlare in passato. “Se mi sento più libero? – ha spiegato – Sì, dopo diciott’anni mi sono sentito meglio, a livello emotivo e personale. Lo faccio solo per quella ragazza, degli altri non me ne frega niente”.
Tuttavia, in un secondo momento ha ritrattato tutto: “Mi sono inventato tutto quello che vi ho raccontato perché sono uno stupido. Mi dispiace e non volevo farvi perdere tempo”. Per questa testimonianza è stato anche denunciato per calunnia ma assolto in tribunale.