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Due cani seviziati e uccisi in pochi giorni a Ceprano. L’appello degli animalisti: “Chi sa parli”

In pochi giorni, il comune di Ceprano, in provincia di Frosinone, è stato teatro di due episodi di violenza estrema nei confronti di animali. Due cani sono stati trovati morti in circostanze raccapriccianti: il primo nei pressi di un bosco, il secondo nel centro cittadino. Le condizioni dei corpi indicano che entrambi hanno subito una morte crudele, gettando un’ombra di sgomento sulla comunità locale.

Il ritrovamento nel bosco

Il primo caso risale a sabato 16 novembre, quando un cane è stato trovato morto in un bosco vicino a Ceprano. L’animale era appeso a un ramo di un albero, con uno spago bianco intorno al collo. Sul corpo erano presenti lacerazioni multiple e l’animale era privo di un occhio, segno di una sofferenza brutale prima della morte per impiccagione. A fare la macabra scoperta è stato un residente della zona mentre passeggiava con il proprio cane. Accanto alla carcassa erano presenti due corde, che potrebbero essere un segnale intimidatorio. “Quando l’ho visto, inizialmente pensavo fosse un indumento. Poi ho capito che era un cane con gravi ferite. Una scena che non dimenticherò mai”, ha raccontato l’uomo che ha trovato il corpo.

cane in gabbia
Due cani seviziati e uccisi in pochi giorni a Ceprano. L’appello degli animalisti: “Chi sa parli” (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Un secondo cane trovato morto in centro città

Lunedì 18 novembre, un altro cane è stato rinvenuto senza vita, questa volta in pieno centro cittadino. Il meticcio, di taglia media, giaceva sul bordo della strada con gravi ferite al torace e fratture agli arti. I residenti hanno immediatamente allertato le autorità locali, che ora stanno indagando sull’accaduto. Si attende l’esito dell’autopsia per chiarire le dinamiche di questa morte violenta.

L’appello di LNDC Animal Protection

A fronte di questi episodi, la LNDC Animal Protection ha lanciato un appello alla cittadinanza, chiedendo collaborazione per individuare i responsabili. “Questi atti sono inaccettabili in una società civile. Gli animali sono esseri senzienti con diritti, e tali episodi rappresentano una minaccia per l’intera comunità”, ha dichiarato Piera Rosati, presidente dell’associazione.

 

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