Emanuela Orlandi: il mistero della sua sparizione persiste 40 anni dopo quel 23 giugno del 1983. A mia firma, di Pino Nicotri, sono usciti, a partire dal 2002, centinaia di articoli e 4 libri, l’ultimo in questi giorni:
Noto con una punta di orgoglio professionale che sono libri e articoli mai smentiti e che probabilmente sono il giornalista che del caso Orlandi ne sa più di tutti. Mi sorprendo sempre che i miei colleghi conduttori televisivi continuano a ignorare il mio lavoro preferendo dar voce a mentitori di ogni tipo. Forse la parola chiave è aaudience.
Chiuso con le amareze, a questo link vi propongo anche un video, un’ora in tutto, in cui ripercorro la vicenda e i suoi contorni di depistaggi e bufale.
A corredo, recupero anche, dall’archivio di Blitz, una mia intervista telefonica al fu avvocato Gennaro Egidio, che fu legale della famiglia Orlandi al tempo della scomparsa di Emanuela.
Prima di passare la parola al legale, aggiungo una nota di commento.
Le parole di Egidio, lette oggi alla luce di certo autoaccuse e incrociate con vecchie vicende ormai giudiziariamente chiuse per sempre, giustificano ipotesi mai elaborate.
Forse erano e sono poco frizzanti rispetto a intrighi internazionali o notti di passione con un Papa.
La verità però è spesso più banale di quanto un giornalista possa elaborare. Pensate: una adolescente che sogna fama e ricchezza, un imbroglione spregiudicato che promette la gloria nel mondo che fu di celluloide, un approccio stile Weinstein mal subito anche senza MeToo, una reazione violenta per sottrarsi al non gradito abbraccio: può essere un uomo o una donna, il risultato non sempre è una denuncia dopo 20 anni, ci può essere chi ha preferito non correre rischi.
L’intervista a Egidio è contenuta in due articoli: