Giulio Tonincelli, 40 anni, è un regista indipendente noto per i suoi progetti con diverse ONG. I suoi viaggi lo hanno portato in molte aree del mondo, tra cui Vicino Oriente, India, America Latina e Africa. Tuttavia, è stato un viaggio in Palestina, nel 2018, a segnare profondamente la sua vita. Tornato nella sua casa di Salò (Brescia), ha deciso di esporre la bandiera palestinese fuori dalla finestra, gesto rimasto inosservato fino a tempi recenti.
Tonincelli ha raccontato a Radio Onda d’Urto che, negli ultimi mesi, la capo scala e l’amministratrice del condominio, su presunta segnalazione dei Carabinieri, gli hanno chiesto di rimuovere la bandiera. Non essendoci alcun regolamento condominiale che lo vietasse, ha deciso non solo di mantenere la bandiera, ma di aggiungere uno striscione con la scritta “Palestina libera”.
L’8 dicembre scorso, mentre Tonincelli si trovava in Etiopia e Uganda per progetti a sostegno dei disabili, Carabinieri e Polizia si sono presentati alla porta della sua casa. I suoi genitori, entrambi ultrasettantenni, hanno affrontato la situazione, rifiutandosi di consegnare lo striscione. Nonostante le pressioni, l’elemento contestato è rimasto al suo posto.
Tonincelli ha dichiarato che l’episodio lo spinge a mantenere alta la bandiera palestinese. “Ho visto con i miei occhi le atrocità del regime israeliano in Palestina. È inaccettabile che qualcosa di simile possa esistere”, ha concluso il regista.