Mike Jeffries, 80 anni, ex amministratore delegato di Abercrombie & Fitch, è finito in manette con l’accusa di sfruttamento e molestie sessuali. Assieme a lui sono stati fermati il compagno britannico dell’imprenditore, Matthew Smith, 61, e un loro collaboratore, Jim Jacobson.
L’accusa è di aver adescato diversi ragazzi con la promessa di un provino per campagne pubblicitarie del gruppo o un lavoro, molestandoli poi in alberghi e residenze private negli Usa e in altri paesi. Per selezionare le vittime, Jeffries e Smith si sarebbero serviti di una rete di reclutatori che Brad Edwards, avvocato che rappresenta le vittime, ha definito “una rete centrata sull’abuso”.
“Questi arresti – ha sottolineato – sono un grande passo avanti sulla strada per la giustizia per questi giovani uomini sfruttati e molestati da Jeffries e Smith, che hanno utilizzato la copertura di Abercrombie per attuare una delle più vaste operazioni di traffico sessuale mai viste nella storia degli Stati Uniti”.
L’anno scorso un documentario della Bbc aveva raccolto le accuse di otto uomini che avevano raccontato di essere stati drogati e poi obbligati a sottoporsi ad atti sessuali tra il 2009 e il 2015 a feste organizzate da Jeffries e Smith. A gennaio l’FBI aveva aperto un’inchiesta sulla scia delle denunce in forma civile delle vittime. Jeffries aveva lasciato il marchio nel dicembre del 2014 tra critiche sui risultati finanziari del gruppo e campagne di marketing centrate su prodotti per clienti magri e di bell’aspetto.