
Fermato ad un posto di blocco, aggredisce i poliziotti e gli spezza le dita (foto ANSA) - Blitz quotidiano
Il 9 marzo a Brescia, due agenti della volante sono stati aggrediti durante un normale controllo. L’uomo, alla vista della pattuglia, ha improvvisamente reagito con violenza, scagliandosi contro gli agenti. Ne è seguita una colluttazione intensa, che ha portato anche a un tentativo di fuga. I poliziotti, purtroppo, non erano equipaggiati con il taser, poiché non avevano completato il corso di formazione, rendendo più difficile fermare l’individuo. Nonostante l’arrivo di un altro equipaggio, l’aggressione era ormai fuori controllo.
A causa della violenta reazione dell’aggressore, uno degli agenti ha subito la frattura del mignolo della mano destra, con una prognosi di 35 giorni, mentre il secondo agente ha riportato un’infrazione ossea, con una prognosi di 25 giorni. La violenza dell’incidente ha messo a rischio la loro sicurezza, evidenziando la carenza di equipaggiamento adeguato.
La posizione del sindacato di polizia
Il sindacato autonomo di polizia (Sap) ha espresso preoccupazione per l’accaduto, sottolineando la necessità di maggiori tutele per le forze dell’ordine. Paolo Faresin, segretario provinciale del Sap di Brescia, ha criticato la carenza di mezzi e risorse, chiedendo maggiore sicurezza per i poliziotti e l’approvazione del disegno di legge sulla sicurezza. Il sindacato ha anche ribadito la necessità di formare gli agenti sull’uso del taser, come strumento di difesa fondamentale.
La richiesta di maggiore sicurezza e formazione
Il sindacato ha insistito sulla necessità di una formazione adeguata per gli agenti di polizia, sottolineando come l’assenza del taser e la mancanza di equipaggiamento idoneo possano mettere a rischio la loro sicurezza. Gli agenti delle volanti hanno diritto a tornare a casa sani e salvi, senza dover affrontare situazioni di grave pericolo dovute alla carenza di risorse.