Si apre a Venezia in corte d’Assise il processo a carico di Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio della ex fidanzata Giulia Cecchettin, avvenuto l’11 novembre 2023 a Fossò (Venezia). Come annunciato dai suoi difensori, l”imputato è assente in aula, così come i suoi genitori. Presente invece il papà di Giulia, Gino Cecchetin, che non ha voluto parlare con i giornalisti, “è prematuro” ha detto soltanto. A presiedere la Corte il giudice Stefano Manduzio. Nel dibattimento è previsto un solo testimone per la difesa, l’anatomopatologa Monica Cucci, che prese parte all’autopsia della vittima, mentre sono una trentina, tra parenti, amici e investigatori, quelli dell’accusa sostenuta dal Pm Andrea Petroni.
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La sentenza a carico di Filippo Turetta sarà letta dopo le eventuali repliche, il 3 dicembre prossimo. Lo ha deciso la Corte d’Assise di Venezia, dopo aver accolto la posizione delle parti che hanno visto entrare gli atti del dibattimento nel fascicolo del pm. Il calendario stilato dal collegio giudicante prevede due udienze il 25 e 28 ottobre per l’esame di Turetta. Successivamente, il 25 e 26 novembre la discussione, quindi il 3 dicembre repliche e sentenza.
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“Un milione di euro è quanto abbiamo stimato possa essere un rimborso che Filippo Turetta dovrà alla famiglia di Giulia”. Lo ha detto l’avvocato Nicodemo Gentile che tutela la parte civile Elena Cecchettin, sorella di Giulia. “La stima – ha precisato – si basa sulle tabelle della Giustizia”.
11.03
“Ho suggerito io a Filippo di non presentarsi in udienza”. Lo ha detto l’avvocato difensore di Turetta, l’avvocato Giovanni Caruso. “Non è una mancanza di riguardo nei confronti della Corte o dei congiunti” ha aggiunto il legale. La nonna di Giulia, Carla Gatto, ha detto invece che avrebbe voluto “che Filippo fosse in aula”.
10.34
“Il processo è sulle responsabilità personali. E’ un processo non al femminicidio, ma solo a Filippo Turetta”. Lo ha detto il procuratore di Venezia Bruno Cherchi. “Non è uno studio sociologico – ha aggiunto il magistrato – ma un accertamento delle responsabilità”. “Il processo – ha concluso Cherchi – si deve svolgere nelle aule di Tribunale, nel rispetto anche dell’imputato”.
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Filippo Turetta potrebbe non presentarsi mai in aula nel processo a Venezia, non solo oggi, ma anche nelle future udienze. Lo ha detto il suo difensore, l’avvocato Giovanni Caruso, rispondendo ai cronisti: ‘vedremo mai Filippo Turetta in aula ?’ gli è stato chiesto: “è possibile” è stata la risposta del legale. Oggi vi saranno gli adempimenti organizzativi: ” ci sarà, non ho dubbi, la costituzione delle parti civili. Non posso anticipare nulla di qualcosa che in realtà è destinato ad essere deciso dalla Corte. Sapete qual è stato il mio tono nel corso di questo anno, immaginatevi se mi metto ad anticipare qualcosa adesso”.